Salmonellosi

carne-pollo

La salmonella è un batterio presente in alcuni animali portatori tra i quali i polli, le mucche ed i rettili. Può essere presente in molti alimenti e nell’acqua, tra i primi soprattutto la carne di pollo ed i suoi derivati, le uova per esempio, con quasi il 50% di fenomeni di epidemia da salmonellosi, seguiti dalla carne bovina e di maiale al 15% e dal latte e derivati intorno al 10%.

Esistono anche casi, più rari, di batterio della salmonella di cui è portatore l’uomo.
La più comune nei casi di intossicazione provocata da alimenti contaminati è la salmonellosi non tifoide.

Tra le persone maggiormente colpite troviamo gli anziani, le persone molto giovani e gli individui in generale già debilitati, come coloro che hanno basse difese immunitarie.


Il batterio provoca un infezione a livello dell’intestino, che causa febbre, vomito, crampi, mal di testa, diarrea ed altri sintomi ancora che generalmente compaiono entro 72 ore dall’intossicazione. Normalmente la salmonellosi ha un decorso positivo e sparisce senza ulteriori cure mediche. Solo in alcuni casi, quando l’intossicazione è più forte, si possono avere fenomeni di disidratazione.


È possibile anche essere colpiti dall’infezione senza avere sintomi evidenti.
Raramente per le persone in salute la salmonellosi viene curata con farmaci, ma in alcuni casi è necessario monitorare il decorso della malattia, anche per evitare la diffusione del batterio.

Per evitare rischi da intossicazione è consigliabile la cottura degli alimenti in particolare uova e carne e la migliore prevenzione, oltre a cuocere bene i cibi, è quella di mantenere una corretta pulizia degli ambienti in cui si cucina e delle mani.

La diagnosi è confermata esaminando le feci perciò chi è colpito da salmonellosi, o ne ha il sospetto, è consigliabile che si presenti dal medico con un campione di feci. Ciò è particolarmente importante perchè se viene diagnosticata la presenza del batterio è possibile anche individuare i possibili focolai di infezione.

Tra le terapie mediche si utilizzano farmaci anti-febbrili, e, in caso di diarrea e vomito prolungati che possono causare disidratazione è consigliabile bere molti liquidi per compensarne la perdita.

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