La spina bifida è una malformazione che si sviluppa in fase neonatale dovuta alla chiusura incompleta di una o più vertebre per via di una malformazione del midollo spinale
Questo può essere prevenuto grazie all’assunzione preventiva di acido folico da parte della donna che decide di avere una gravidanza, grazie ad integratori quali la folina.
Questa patolgia presenta diverse forme di differente gravità che comportnao dei danni irreversibili al midollo spinale come la perdita completa della mobilità delle gambe o l’incapacità di controllare i muscoli dello sfintere e altri problemi neurologici legati al sistema nervoso centrale.
La spina bifida così come l’anencefalia possono verificarsi per un insieme di fattori che sono sia di tipo genetico che di tipo ambientale.
Questi ultimi possono essere l’ipertermia, l’iperglicemia e l’obesità materna (quest’ultima molto pericolosa anche per l’insorgenza di malattie caridache del nascituro).
Ma soprattutto livelli bassi plasmatici di acido folico, dovuti ad una carenza nella dieta, possono portare all’insorgere della malattia.
Per diagnosticare la spina bifida in gravidanza è importante sottoporsi ad un’ecografia ad ultrasuoni che permettono un’attenta analisi della struttura del cranio del feto e va eseguito dopo la decima settimana di gestazione.
Si può anche associare ad una amniocentesi per avere la certezza che non vi siano malformazioni di alcun tipo e questo consente di raggiungere un tasso di idenficazione pari al 95%.
e’ fondamentale la prevenzione con l’assunzione di integratori e con una dieta che comprenda principalmente agrumi, banane, latte, fragole, frutta secca, fegato, lievito di birra, legumi, barbabietole, cavoli, asparagi, spinaci e cereali integrali .