L'infezione da verme solitario o tenia, si verifica generalmente quando si mangia cibo o si beve acqua contaminata con le uova o le larve della tenia.
La maggior parte delle persone infettate dalla tenia non ne sono consapevoli.
Essa si può contrarre in due differenti modi, se avviene l’ingestione delle uova, queste si evolvono in larve che tendono a migrare fuori dall’intestino per insediarsi nel fegato e nei polmoni, nei tessuti dei quali formano cisti che possono provocare problemi di notevole entità.
Se invece si ingeriscono direttamente le larve, queste tendono a svilupparsi nella forma adulta come verme, talvolta di considerevole lunghezza, che si ancorano alle pareti intestinali, e di solito per lungo tempo non da segni della sua presenza.
Sebbene la presenza della tenia in molti casi è silenziosa e discreta, possono tuttavia comparire alcune manifestazioni sintomatiche.
Tra queste un indizio evidente è la presenza di porzioni della tenia adulta nelle feci, solitamente nella forma di sezioni biancastre lunghe non più di tre-quattro centimetri e larghe non più di messo centimetro, le proglottidi.
Tra gli altri sintomi si possono avere nausea, debolezza e perdita di appetito. Sovente possono occorrere dolori addominali e diarrea. Una manifestazione evidente è la perdita di peso costante, dovuta al fatto che la tenia assorbe nell’intestino le sostanze nutritive destinate all’organismo.
Se l’infezione è invasiva, ovvero avviene la diffusione delle larve della tenia in altri organi, fenomeno decisamente più pericoloso e grave, si possono osservare sintomi quali la febbre, reazioni allergiche alla presenza delle larve, infezioni batteriche e sintomi di carattere neurologico se viene coinvolto il cervello.