Bimbi a rischio asma: 1 su 5 subisce fumo passivo

Sono sempre più i bambini che crescono a rischio asma: colpa dei grandi che li costringono a subire il fumo passivo fin dai primi mesi di vita. Sono alcuni dei dati emersi in occasione del 20/mo congresso nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (Simri) che si è tenuto a Roma. I dati sono davvero preoccupanti e disegnano un quadro poco felice per la salute dei bimbi.

tumore polmone rischio non fumatori

Tumore al polmone e rischio per i non fumatori

Sappiamo da tempo che il fumo di sigaretta rappresenta una delle cause più rilevanti di tumore al polmone (e non solo), ma siamo consapevoli del fatto che questa neoplasia possa colpire anche chi non si è mai fatto affascinare dalle “bionde”. Cosa occorre sapere al riguardo? Quali i rischi ulteriori? Scopriamoli insieme.

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La minaccia del fumo di terza mano

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Da anni gli studi sul fumo, e su quelli che sono i suoi danni, vengono quotidianamente divulgati e messi in evidenza da ogni tipo di mezzo d’informazione, dalle televisioni alle riviste allo stesso web. Al giorno d’oggi è risaputo che il fumo fa male, dei suoi danni per la salute, i danni alla bellezza ed anche dei danni che questo provoca alle persone che ci circondano. Infatti, sono stati innumerevoli anche gli studi e le precauzioni su quello che è il fumo passivo, nonché le smentite come quella che smettere di fumare fa ingrassare.

Pericolosità del terzo fumo

 

fumareOltre al fumo e al fumo passivo esiste anche un’altra tipologia di fumo: si tratta del cosiddetto terzo fumo, tanto pericoloso quanto gli altri due.

Il fumo primario è ovviamente dannoso per il fumatore, il fumo passivo danneggia chi lo respira suo malgrado e il terzo fumo è invece quello che si crea dai residui che restano per anni sulle superfici cui viene esposto e che va ad impregnare. 

Restrizioni sulle sigarette elettroniche

Negli ultimi tempi è boom delle sigarette elettroniche anche in Italia nonostante siano entrate in commercio nel nostro Paese già da qualche anno a questa parte. Dopo un primo momento di diffidenza, aumenta sempre di più il numero dei tabagisti che “passano” alla sigaretta elettronica con la speranza di poter smettere definitivamente di fumare.

La sigaretta elettronica funziona tramite una batteria al litio che riscalda una miscela composta da nicotina sciolta all’interno del glicole propilenico: il fumatore inala i vapori e assume nicotina, ma senza i disastrosi effetti collaterali della vera combustione.

Il fumo passivo fa male alla memoria

Secondo una recente ricerca condotta dalla Northumbria University di Newcastle-upon-Tyne (Regno Unito) il fumo passivo fa male alla memoria. I risultati di questo primo studio sugli effetti esercitati sul cervello dalle sostanze dannose rilasciate nell’aria dalla combustione del tabacco sono stati pubblicati sull’edizione online della rivista Addiction.

La ricerca ha confermato quanto già si sapeva, ossia che il fumo danneggia la memoria dei fumatori, aggiungendo però che anche il fumo passivo può danneggiare la memoria, portando alla perdita di capacità mnemoniche anche nei non fumatori.

Smettere di fumare grazie al web 2.0

La Fondazione Umberto Veronesi, uno dei più importanti enti di ricerca e divulgazione scientifica italiani ed europei, avrebbe negli scorsi mesi realizzato, con la collaborazione della Fondazione Pfizer, da sempre attiva nel settori delle biotecnologie e della farmacologia, un’applicazione (No smoking be happy, questo il nome), da oggi gratuitamente scaricabile, direttamente da iTunes, sul proprio device Apple quale iPad, iPhone ed iPod Touch, che consentirebbe all’ex fumatore, grazie alla costante compilazione di una sorta di diario di bordo virtuale, di valutare ed osservare i propri progressi, incitandolo a continuare sulla retta via della guarigione.