Alcuni ricercatori friulani avrebbero individuato le cause dell'ansia in un difetto di comunicazione cerebrale.
Secondo Paolo Brambilla, che avrebbe immediatamente provveduto a divulgare i sorprendenti risulti dell’interessante ed approfondita ricerca friulana sull’eminente rivista Psychological Medicine, edita dall’Università di Cambridge, alla base dei disturbi d’ansia vi sarebbe un difetto cerebrale dell’emisfero destro.
In particolare, affermano i ricercatori, è stato individuato un difetto di comunicazione tra il corpo calloso destro e il corpo parietale destro, responsabili di due fondamentali funzioni quali quelle della percezione sociale e del riconoscimento del corpo nello spazio.
Il cortocircuito tra queste zone, i cui motivi non sarebbero ancora stati rilevati, è stato individuato grazie alle sofisticate tecniche di screening ed imaging fornite dalle due università sopra citate, che avrebbero permesso un’analisi approfondita dei cervelli di circa 27 pazienti (12 malati e 15 sani).
Il confronto tra le “fotografie” ottenute ha permesso di svelare l’arcano, facendo giungere i ricercatori alla sconvolgente conclusione che un difetto nella zona destra del cervello (in quella zona che controlla la risposta emotiva allo stress) causerebbe gli attacchi di panico.
I ricercatori, fa sapere Brambilla, sarebbero ora alla ricerca di ancora più sofisticate tecnologie che potrebbero consentire ai medici di individuare il punto preciso del cervello che sarebbe “difettoso” così da poter poi elaborare un’adeguata terapia.