Ictus a 58 anni invece che a 67 se si è fumatori.
L’età di ingresso al fumo, infatti, è sempre più bassa e questo si traduce in problemi decisamente rilevanti anche dal punto di vista economico che sarebbe meglio evitare.
In questo senso, dunque, si inserisce perfettamente la scoperta avvenuta in questi giorni per merito dei medici dell’Università di Ottawa e resa pubblica tramite il congresso Canadian Stroke sul tema degli ictus.
L’ictus, per chi non lo sapesse, è una qualsiasi interruzione della fornitura di sangue in qualsiasi parte del cervello. I danni derivanti da un tale evento, come si intuisce facilmente, possono essere anche molto gravi ed avere esiti anche infausti.
IL TABACCO, ANCHE SE NON FUMATO, PROVOCA INFARTI ED ICTUS
La scoperta che citavamo, che indagava l’argomento della nostra trattazione, non solo avrebbe ribadito la stretta correlazione tra fumo ed ictus, ricordando come nei fumatori sopra i 50 anni vi siano decisamente maggiori probabilità di venir colpito da ictus nel caso in cui si sia fumatori, bensì avrebbe anche evidenziato come l’età media di insorgenza, nei fumatori, sia sicuramente inferiore.
I ricercatori di Ottawa, infatti, dopo aver confrontato la storia clinica di circa 1.000 pazienti colpiti da ictus negli ultimi anni (precisamente tra il 2009 ed il 2011) avrebbero scoperto che i fumatori (circa il 25% delle persone coinvolte dallo studio) avrebbero manifestato i sintomi di ictus prima dei 60 anni (l’età media è risultata essere pari a 58 anni) mentre i non fumatori all’incirca a 67 anni di età. Un differenza, dunque, di quasi 10 anni e che dovrebbe far riflettere in merito ai possibili danni derivanti dal fumo.