I ragazzi che fanno più esercizio fisico a scuola tendono a farne di meno fuori da questa, e viceversa.
Lo studio ha voluto verificare cosa accade tra gli studenti di diverse scuole che presentano una differenza sostanziale nel numero di ore dedicate all’esercizio fisico per gli allievi.
I ricercatori, della Peninsula Medical School, hanno applicato dei dispositivi chiamati accelerometri, sui ragazzi di tre diverse scuole, che avevano programmi di educazione fisica decisamente differenziati in termini di quantità di ore impiegate, da 9,2 ore alla settimana ad 1,7 di media.
Quello che è stato sorprendente nei risultati era che, pur con una media così diversa di ore dedicate all’educazione fisica, era praticamente quasi nulla la differenza nei rilevamenti raccolti con l’accelerometro tra i gruppi di studenti.
Come se i ragazzi che fanno più esercizio fisico a scuola tendessero a farne di meno fuori da questa, e viceversa, coloro che fanno poca educazione fisica a scuola compensassero la carenza di attività fisiche nelle ore extrascolastiche.
Spiegare cosa avviene non è semplice, ed una delle ipotesi che gli scienziati hanno proposto riguarda il fatto che il nostro cervello, e l’organismo di conseguenza, agiscano delle azioni compensatorie che tendono a bilanciare le necessità del corpo, così, ad esempio, se si è fatta tanta ginnastica a scuola, spontaneamente il fisico richiede meno esercizio fisico in altri momenti.