la media italiana di decessi, pari a 2 pazienti deceduti entro 30 giorni dall'intervento ogni 100 pazienti sottoposti a bypass, sia tra le migliori in tutta Europa
► MISURARE LA PRESSIONE SU ENTRAMBE LE BRACCIA PER INDIVIDUARE MALATTIE CARDIACHE
Specialità quanto mai complessa e delicata, in alcuni casi fondamentale per la vita del paziente, il successo di un intervento di cardiochirurgia si può valutare non già all’uscita dalla sala operatoria bensì a 30 giorni dall’operazione.
► RIDOTTO DEL 50% IN 10 ANNI IL NUMERO DI DECESSI PER INFARTO
Si evince dunque, immediatamente, come solamente i reparti di Cardiochirurgia capaci di garantire, a tutti i propri pazienti, la sopravvivenza a 30 giorni dall’intervento, possano considerarsi centri d’eccellenza.
► I CIBI FRITTI NON CAUSANO DANNO AL CUORE
Nella stesura della propria classifica sui migliori e peggiori reparti di cardiochirurgia italiani, stilata proprio negli scorsi giorni, l’Age.Na.S., ovverosia l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, avrebbe comunque tenuto in considerazione sia la difficoltà dell’intervento preso in esame, ovverosia il bypass aortocoronarico, sia le generali condizioni di salute del paziente al momento del ricovero (bisognerebbe infatti sempre rammentare come il successo della cardiochirurgia dipenda da innumerevoli fattori, alcuni dei quali incalcolabili, e come la media italiana di decessi, pari a 2 pazienti deceduti entro 30 giorni dall’intervento ogni 100 pazienti sottoposti a bypass, sia tra le migliori in tutta Europa).
MIGLIORI REPARTI DI CARDIOCHIRURGIA
Ospedale Mazzini di Teramo
Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Trieste
Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Chieti
Casa di Cura Città di Lecce di Lecce
PEGGIORI REPARTI DI CARDIOCHIRURGIA
Casa di Cura Montevergine di Avellino
Ospedale San Carlo di Potenza
Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta
Casa di Cura San Michele di Caserta
Ospedale Papardo di Messina