La chirurgia, da sempre considerato l'unico metodo per la cura del cancro alla prostata, sarebbe in realtà totalmente inefficace.
► TUMORE ALLA PROSTATA E INTEGRATORI ALIMENTARI
A dimostrarlo, grazie ad uno studio shock che avrebbe recentemente letteralmente sconvolto il mondo della moderna urologia (stando a quanto riportato da The Indipendent la notizia, diffusa nel corso del più recente dei convegni internazionali di urologia tenutosi a febbraio 2012 a Parigi, avrebbe fatto calare il più attonito dei silenzi tra gli eminenti urologi presenti al congresso), sarebbe stato un team di ricercatori del Minneapolis Veterans Affairs Health Care System, in stretta collaborazione con gli urologi dell’Università del Minnesota, guidati dall’eminente studioso Timothy Wilt.
► INFIAMMAZIONE DELLA PROSTATA
Questi ultimi, come riportato da The Indipendent, avrebbe seguito oltre 700 persone malate di tumore alla prostata per oltre 12 anni, a partire dal 1994, valutandone la sopravvivenza, in termini di anni di vita vissuti in seguito alla scoperta della propria gravissima patologia, ed inconfutabilmente dimostrando come i benefici della chirurgia, nel trattamento del tumore alla prostata, possano dirsi inferiori al 3% rispetto a quanti avrebbero deciso di non operarsi.
► TOSSICITÀ DEGLI INTEGRATORI VITAMINICI
Questi particolarissimo studio, sostanzialmente, dimostrerebbe che la sopravvivenza media di quanti abbiano deciso di sottoporsi ad intervento chirurgico di rimozione della prostata, ovverosia prostatectomia, avrebbero in media vissuto quanto coloro i quali avrebbero deciso di non sottoporsi ad alcuna particolare terapia.