Il ministro della Salute Renato Balduzzi sembrerebbe intenzionato a rivoluzionare la vita stessa della popolazione della Penisola.
► FAST FOOD DANNOSO ANCHE PER LA PSICHE
Dopo le notizie in merito alla trasformazione della ludopatia in vera e propria malattia, con il conseguente inserimento della stessa nei livelli minimi di assistenza, dall’introduzione di una sostanziosa tassa sul cibo spazzatura e di una più moderata imposta sulle bibite gassate, il ministro Balduzzi avrebbe annunciato, qualora la propria proposta trovi l’adeguato accoglimento presso la Conferenza Stato – Regioni, di voler eliminare il ticket sanitario, indistintamente dovuto, per qualsiasi prestazione assistenziale, da ogni cittadino italiano, con la sola esclusione, naturalmente, dei contribuenti esenti per motivi economici, a favore di una franchigia che, calcolata sul redditto annuo della famiglia italiana, e dunque calmierata in considerazione del numero di figli e familiari a carico del contribuente, obbligherà ciascuno di noi a pagare una certa cifra predeterminata oltre alla quale qualsiasi prestazione sarebbe considerarsi definitivamente gratuita.
► RENATO BALDUZZI TASSA IL CIBO SPAZZATURA
Supponendo, dunque, che la franchigia di un pensionato (il cui reddito annuo si aggiri intorno a 10.000 euro) sia equivalente a circa 30 euro quel pensionato si troverà nella condizione di pagare, per ogni prestazione assistenziale goduta, fino ad un massimo di 30 euro.
► PER DIMAGRIRE BASTA FARE ATTIVITA’ FISICA
Nel caso in cui, dunque, il su indicato pensionato debba mensilmente acquistare un determinato farmaco, il cui costo sia pari, a titolo puramente esemplificativo, a circa 15 euro, il costo del farmaco sarà sempre e comunque a carico del pensionato.
Nel caso in cui, invece, l’ipotetico pensionato di cui sopra si dovesse trovare nella condizione di subire un esame diagnostico, il cui costo sia per esempio pari a 50 euro, potrà pagarlo solamente 30 euro.