Si, noti, inoltre, che in tutti questi casi l'aborto non sarebbe stato spontaneo ma che i ricercatori finlandesi avrebbe inteso concentrarsi esclusivamente sugli aborti indotti.
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A dimostrare e certificare inconfutabilmente codesto rischio sarebbero stati i ricercatori del National Institute for Health and Welfare di Helsinki, in Finlandia, che a tal proposito avrebbero coinvolto oltre 300.000 donne finlandesi interessate, nel periodo di tempo compreso tra gli inizi del 1996 e la fine del 2008, da almeno un aborto.
Lo studio oggi alla nostra attenzione, in particolar modo, avrebbe coinvolto 30.988 donne che avrebbero abortito solamente una volta, 4.512 donne che avrebbero abortito due volte e 902 donne che avrebbero abortito ben 3 o più volte.
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Si, noti, inoltre, che in tutti questi casi l’aborto non sarebbe stato spontaneo ma che i ricercatori finlandesi avrebbe inteso concentrarsi esclusivamente sugli aborti indotti.
Detto questo bisognerebbe dire che, al termine del programma di ricerca avviato nel lontano 1996, gli esperti finlandesi sarebbero riusciti ad appurare che le donne che, nel corso della propria vita, si sarebbero sottoposte, in 3 o più occasione, a una qualsiasi pratica di interruzione volontaria delle gravidanza avrebbe una statisticamente significativa maggiore probabilità di dare alla luce un figlio dal peso inferiore ai 1500 grammi o nato prima della 28esima settimana di gravidanza.