L'olio d'oliva continua a riservare inaspettate sorprese ai ricercatori che, ormai senza sosta, analizzerebbero questo fondamentale ingrediente della cucina mediterranea allo scopo di appurarne pregi e caratteristiche.
►L’ECCESSO DI ZUCCHERO PUO’ CAUSARE MALATTIE CRONICHE MORTALI
Se, infatti, non affatto un caso che le popolazioni avvezze, per propri cultura e tradizione, a seguire i dettami della corretta, sana ed equilibrata dieta mediterranea, sostituendo allo strutto ed al burro delle culture tipiche del Nord Europa con l’olio extra vergine di oliva, è anche perché quest’ultimo, se assunto quotidianamente in minime quantità, contribuirebbe a ridurre il rischio di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 che, come certamente saprete, dipenderebbe in massima parte dall’alimentazione e dallo stile di vita adottato dalla persona adulta.
►IL DECAFFEINATO PUO’ MIGLIORARE LA MEMORIA DEI DIABETICI
In particolar modo, stando a quanto appurato dai ricercatori della Società Italiana di Diabetologia dell’Università Federico II di Napoli nel corso dell’annuale consesso dell’European Association For The Study Of Diabetes, gli acidi grassi monoinsaturi presenti nell’olio extra vergine di oliva contribuirebbero a limitare, riducendolo di ben tre volte, l’accumulo di grasso a livello del fegato, caratteristica, quest’ultima, che potrebbe a tutti gli effetti venir considerata quale un vero e proprio sintomo del successivo e futuro sviluppo della su indicata patologia.
►DIMOSTRATA LA CORRELAZIONE TRA QUALITA’ DEL SONNO ED INSORGENZA DEL DIABETE
Angela Rivellese, responsabile del programma di ricerca oggi alla nostra attenzione, avrebbe a tal proposito dichiarato: “Gli acidi grassi monoinsaturi sono perciò estremamente utili per i diabetici che vanno incontro a steatosi epatica nell’80% dei casi: la steatosi infatti è correlata all’insulino-resistenza, può essere coinvolta nell’insorgenza e nella progressione del diabete e può avere altre conseguenze deleterie sulla salute”.
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