Un consumo regolare di tè nero riduce il rischio di declino cognitivo legato all’età. Nelle donne riscontrati effetti maggiori
Per loro è una tradizione, ma evidentemente gli inglesi la sanno lunga sulle innegabili proprietà benefiche del tè.
Un recente studio revisionale condotto da dai ricercatori della David Geffen School of Medicine dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) ha dimostrato che il tè rallenta il declino cognitivo riducendone il rischio addirittura del 43%.
Secondo i ricercatori però il consumo deve essere regolare: sembra che la quantità perfetta sia pari a tre tazze al giorno in modo tale da poter contrastare con buoni effetti il rischio di declino cognitivo e in particolare alla perdita di memoria, conseguenza legata all’avanzare dell’età.
Lo studio, o meglio la revisione, condotta dai ricercatori ha preso in considerazione tutta la letteratura e gli studi sull’uomo relativi agli effetti che le bevande, con o senza caffeina, hanno dimostrato di avere sul declino cognitivo dell’uomo. Fra la revisione sono stati analizzati in particolare sei studi grazie ai quali i ricercatori hanno potuto concentrarsi sugli effetti delle bevande sulla memoria e sulla prontezza intellettiva monitorando i pazienti e le loro facoltà cerebrali nel corso di dieci anni. È emerso che l’assunzione regolare di tre tazze di tè nero al giorno ha ridotto considerevolmente il rischio di declino cognitivo.
FLAVONOLI RALLENTANO IL DECLINO COGNITIVO
Ma quale sarebbe la sostanza che consentirebbe il “miracolo”? Si tratterebbe soprattutto della teanina, un particolare aminoacido contenuto nel tè, ma anche nei funghi, utile anche per poter proteggere il cervello dai danni causati da una malattia degenerativa come l’Alzheimer.
TE’ DI GIAVA CONTRO LA CELLULITE
Lo studio ha anche dimostrato che il tè è risultato la bevanda migliore per poter prevenire il declino cognitivo legato all’età rispetto ad altri tipi di bevande contenenti caffeina, ma è stato anche messo in evidenza che la differenza era minima, come sottolineato dai punteggi ottenuti nei test cognitivi e di memoria. Buone notizie per le donne. Sembra che gli effetti benefici del tè nero siano stati addirittura più marcati nel gentil sesso.