In medicina la pianta dell’artiglio del diavolo viene sfruttata per la sua radice, che contiene antinfiammatori naturali chiamati glucoiridoidi. L’artiglio del diavolo viene utilizzato per curare l’artrite reumatoide, i reumatismi, la tendinite, la lombalgia, l’artrosi e tutte le malattie di origine reumatica, sfruttando i principi attivi della pianta, come i fitosteroli e i flavonoidi, che svolgono un’attività antinfiammatoria e analgesica.
La radice dell’artiglio del diavolo è molto efficace soprattutto nei casi di dolore e infiammazione in particolare nel sistema osteo-articolare. Proprio per questo motivo l’artiglio del diavolo è molto usato soprattutto nel trattamento del mal di schiena, delle tendiniti, del mal di testa da artrosi cervicale, della sciatica, dell’artrite, dell’artrosi e delle contusioni.
Oltre a tutto ciò l’artiglio del diavolo ha anche proprietà ipocolesterolemizzanti e ipouricemizzanti, perciò risulta utile anche nei casi di gotta. L’artiglio del diavolo viene sfruttato molto anche nello sport, dove vigono severi controlli che vietano l’utilizzo di determinati farmaci. In diversi casi, derivati soprattutto da dolori dovuti a malattie reumatiche, l’artiglio del diavolo può rappresentare un’ottima alternativa naturale ai vari farmaci. Inoltre l’artiglio del diavolo può anche essere usato quale antispastico per i dolori mestruali e per i dolori intestinali di origine nervosa.
L’artiglio del diavolo non andrebbe assunto in casi di gastrite, ulcere gastriche o duodenali o quando si assumono degli altri antinfiammatori. Gli effetti collaterali più comuni sono mal di stomaco e nausea, più raramente dolori addominali e diarrea. Bisogna assumerlo a stomaco pieno, non in gravidanza e durante l’allattamento.