Il prossimo autunno ci sarà un incremento delle infezioni da influenza suina, anche se ancora oggi gli esperti non ravvisano segni di pericolosità maggiore nell'infezione.
Negli Stati Uniti, uno degli esponenti più in vista dell’amministrazione Obama nel campo della salute, Kathleen Sebelius, segretaria del Dipartimento Health and Human Services, durante un convegno tenutosi nei giorni scorsi ha messo in guardia la nazione americana, e tutti gli altri stati, sul fatto che, sebbene fino ad oggi le conseguenze della diffusione dell’influenza suina siano state tenute sotto controllo, c’è da aspettarsi che, con il cambiamento climatico dei mesi autunnali, particolarmente favorevole ai virus influenzali, ci sarà una nuova impennata.
Questo già avviene nei paesi dell’emisfero meridionale dove in questi mesi ci sono le condizioni climatiche che con il finire dell’estate si presenteranno anche nell’emisfero occidentale.
Particolarmente a rischio saranno, secondo Sebelius, i bambini in età scolare, coloro che sono affetti da forme di asma, le donne in cinta ed i lavoratori della sanità.
Il vaccino contro il virus influenzale attualmente disponibile è già stato provato non essere efficace contro l’H1N1, il nuovo ceppo di influenza suina, e per avere vaccini adeguati bisogna ancora aspettare qualche settimana che le case farmaceutiche abbiano completato il ciclo dei test.
Si spera fortemente che essi saranno disponibili in tempo per i primi freddi autunnali.