Uveite sintomi e cause

di Emma

L’uveite è infiammazione dell’occhio: va diagnostica e curata subito per evitare danni permanenti alla vista

Fino a qualche giorno fa si pensava che si trattasse di una semplice congiuntivite, ma ieri Silvio Berlusconi è stato ricoverato per uveite.

Forse fino a questo momento in pochi forse avevano sentito parlare dell’uveite, tornata adesso alla ribalta nella scena politica italiana: di che cosa si tratta esattamente?

L’uveite è una forma d’infiammazione della parte centrale dell’occhio, dell’uvea che di trova collocata fra la retina e sclera e che si divide in tre parti (iride, coroide e corpo ciliare) anche se il tipo più comune di uveite è l’infiammazione dell’iride chiamata anche irite o uveite anteriore.

Generalmente l’uveite colpisce un solo occhio, ma se ne colpisce due è detta bilaterale. Sintomo principale dell’uveite (che va distinta da altre infezioni, tipo la congiuntivite, è il dolore oculare che in alcuni casi può essere molto intenso. L’uveite causa anche una visione sfocata o una diminuzione della vista, sensibilità alla luce, arrossamento dell’occhio e ovviamente lacrimazione.

Le cause dell’uveite sono per lo più sconosciute: può essere causata da traumi e lesioni  occasionali dell’occhio, ma può essere anche il sintomo di qualche infezione più grave, come ad esempio l’Herpesvirus, la sifilide, tubercolosi, la toxoplasmosi tanto per citarne alcune. Potrebbe essere anche associata a patologie di origine autoimmune (come la psoriasi) o a disturbi infiammatori come la colite ulcerosa se non addirittura alcuni tipi di cancro.

 

CONGIUNTIVITE

 

Non è facile diagnosticare la presenza dell’uveite perché i sintomi in pratica assomigliano molto a quelli di una comune congiuntivite: in ogni caso l’uveite va curata immediatamente per evitare danni permanenti alla vista come ad esempio danni al al nervo ottico o il distacco della retina.

La diagnosi deve essere tempestiva ed è necessario intervenire subito: generalmente la durata del trattamento varia da una settimana a due anche se in base alla gravità dell’infiammazione potrebbe essere necessario addirittura un trattamento di mantenimento

 

 

Foto Thinkstock

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>