L’abbassamento della palpebra può avere cause diverse. Come riconoscerla e quando intervenire
Si chiama ptosi palpebrale o blefaroptosi e in sostanza in termine indica la condizione della palpebra cadente.
La palpebra cadente viene causata dalla debolezza del muscolo responsabile del sollevamento stesso della palpebra e può avere diverse cause.
Ovviamente la ptosi può essere una ovvia conseguenza, ossia l’età: si tratta della conseguenza del naturale processo d’invecchiamento.
In realtà però può anche essere causata da un’anomalia congenita e presentarsi fin dalla nascita. Infine può essere la conseguenza di un trauma come ad esempio una contusione o una malattia.
I fattori rischio legati alla ptosi, sono legati non solo all’avanzare dell’età, ma anche ad altre patologie, come ad esempio il diabete. Può essere la conseguenza di un ictus, della miastenia grave e addirittura indicare la presenza di diversi tipi di tumore cerebrale che va ad influenzare le terminazioni nervose o muscolari. In caso di ptosi grave l’occhio interessato poi può per compensazione essere escluso e il paziente passare da una visione binoculare a una visione monoculare.
Anche se i sintomi sono visibili, palpebra cadente, aumento della lacrimazione o addirittura interferenza con la vista, per poter diagnosticare con assoluta certezza la ptosi, il medico eseguirà un esame fisico.
A quel punto il medico agirà di conseguenza: se viene identificata una malattia di base, il trattamento sarà specifico per la malattia.
In caso di disagio psicologico avvertito dal paziente, è possibile intervenire con un intervento chirurgico: in caso di ptosi lieve l’intervento riesce a migliorare l’aspetto delle palpebre per un puro aspetto di carattere estetico, mentre per la ptosi più grave è necessario intervenire per correggere le interferenze con la vista.
La ptosi però è un problema che non va sottovalutato visto che possono presentarsi possibili complicazioni se non viene curata: soprattutto quando interessa i bambini la conseguenza più diffusa è l’occhio pigro, ragion per cui è sempre consigliabile programmare un controllo dall’oculista intorno ai 3-4 anni.
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