Indolore ed efficace: è la radiofrequenza, ultima frontiera dei trattamenti antirughe
Si chiamano comunemente zampe di gallina e sono quelli piccole, quasi impercettibili rughe che si formano intorno agli occhi: cominciano a comparire dopo i 30-40 e sebbene possano conferire al viso un’aspetto più vissuto e interessante, molto spesso vengono mal sopportate.
Sono in costante aumento il numero di uomini e donne alla ricerca di nuovi trattamenti per poter rimuovere le piccole rughe intorno agli occhi e mantenere un aspetto giovane.
Il nuovo trattamento più quotato è attualmente quello della radiofrequenza che garantisce ottimi risultati ed è indolore.
La radiofrequenza, già utilizzata come trattamento anticellulite, non è un tipo di intervento invasivo e non prevede bisturi o anestesia.
Funziona attraverso un apparecchio a onde radio che viene passato sulla pelle per qualche minuto: l’apparecchio genera il calore che arriva sottocute e stimola la produzione di collagene ed elastina che restituiscono tonicità e compattezza all’epidermide distendendo le rughe.
La radiofrequenza inoltre ha pochi effetti collaterali: dopo la seduta possono presentarsi arrossamenti o irritazioni della pelle, destinati però a scomparire dopo pochi giorni.
Ovviamente per avere buoni risultati è necessario sottoporsi a un ciclo di cinque-sei sedute con cadenza settimanale: in genere l’effetto lifting dura due-tre mesi.
Altro innegabile vantaggio della radiofrequenza è il fatto che può essere praticata anche in estate visto che l’esposizione al sole non rappresenta una controindicazione: è indicata per tutti, ma vietata se si ha la cute infiammata.
La radiofrequenza però non è adatta per tutti i tipi di interventi: è necessario valutare il tipo di rilassamento della pelle e il tipo di intervento richiesto.
Se la radiofrequenza è adatta per contrastare il rilassamento cutaneo lieve e regalare di nuovo tonicità alla pelle del collo e della fronte, è anche vero che non risulta efficace contro zampe di gallina molto marcate. In questo caso è necessario optare per le classiche iniezioni di acido ialuronico a bassa concentrazione, senza dubbio più dolorose, ma certamente più efficaci.
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