Secondo una recente ricerca condotta dal KTH Royal Institute of Technology e pubblicata sulla rivista Gut, il parto cesareo influenza la formazione della flora batterica intestinale del neonato, che sarebbe più ristretta e meno ricca di quei batteri buoni che aiutano sia la salute del tratto digerente, sia il corretto sviluppo del sistema immunitario del bambino, in particolare nei primi due anni di vita.
Questo sarebbe dovuto al fatto che col taglio cesareo il neonato non passa nel canale del parto e quindi non acquisisce i batteri materni in quantità e qualità adeguate. Proprio per indagare sull’argomento, gli esperti hanno tenuto sotto controllo 24 bambini per i loro primi due anni di vita, tra cui anche alcuni nato col parto cesareo.
Sono stati effettuati prelievi ripetuti a diversi intervalli di tempo, ed è stato scoperto che nell’intestino dei bambini nati col cesareo mancavano alcune specie del gruppo dei Bacteroidetes, il quale è stato collegato al corretto sviluppo del sistema immunitario, e perciò ricopre un ruolo molto importante. Questa carenza porterebbe nei bimbi nati col cesareo ad un eccesso di alcune molecole (chemochine) legate ad allergie e un deficit di fattori antagonisti deputati proprio a silenziare dette molecole.
Questo studio conferma quanto rilevato anche nel corso dei recenti anni, ossia che la flora intestinale è fondamentale non solamente per i processi digestivi ma anche per contrastare obesità, sviluppo delle difese del corpo, allergie e malattie autoimmuni. Questa interessante ricerca si ricollega anche allo studio secondo cui allattare al seno riduce il rischio di Alzheimer.