Uno studio israeliano suggerisce che le allergie possano essere causata da un difetto strutturale delle cellule della pelle
Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Tel Aviv e della Northwestern Medicine suggerisce che alcune forme di allergie potrebbero essere causate da un difetto della pelle.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, suggerisce alcune diverse forme di allergie anche in forma grave, come ad esempio quelle della pelle o le allergie alimentari, potrebbero essere causate da un difetto strutturale delle cellule epiteliali.
Il difetto riguarderebbe in particolare la mutazione nella molecola desmogleina 1 di cui lo studio ha messo in evidenza il nuovo ruolo.
La desmogleina 1 infatti è un tipo di molecola che sostanzialmente veniva considerata come una sorta di collante fra le cellule esterne, utile per tenere insieme lo strato esterno della pelle, vale a dire l’epidermide.
In questo modo le cellule formano una barriera fisica che regola la perdita di acqua della pelle per proteggere anche l’organismo da sostanze esterne.
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Lo studio di Tel Aviv, guidato dalla dottoressa Kathleen Green e dal professor Joseph L. Mayberry, ha però messo in evidenza che le stesse molecole svolgono un ruolo non propriamente solo strutturale andando invece a ricoprire un ruolo diverso.
In pratica i dati raccolti dallo studio hanno dimostrato che il ruolo della desmogleina 1 è fondamentale perché se non è presente o viene in qualche modo interrotta, può arrivare a influenzare anche negativamente la risposta immunitaria dell’organismo causando anche gravi conseguenze come diverse forme di allergie.
Gli studi e le ricerche sulle allergie sono in costante aumento anche per poter capire come riuscire in qualche modo a prevenirle o a identificarle. Nel corso degli ultimi anni risulta in aumento anche il numero dei bambini affetti da allergia (pari circa al 30%) e anche oggi le teorie sulle cause delle allergie sono diverse: da una parte resiste la cosiddetta tesi igienista, dall’altra subentrerebbero altre cause che scatenerebbero le allergie, tra cui l’inquinamento, ma anche l’obesità.
Adesso il nuovo studio israeliano apre nuove prospettive.
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