Quali sono le complicazioni della pulpite? Ad un’attenta analisi è possibile verificare che sono molteplici. Occorre, dunque, analizzarle ad una ad una.
Le principali complicazioni sono le seguenti:
- Parodontite apicale acuta: la parodontite apicale, più che una complicanza, è la naturale evoluzione acuta della pulpite. Mentre all’interno della camera pulpare la flogosi, instaurata come meccanismo di difesa si rivela distruttiva per i tessuti, a livello periapicale prevale l’effetto di contenimento dell’infenzione. La caratteristica principale è la sensibilità alla percussione, che varia da leggera dolenzia fino ad un dolore lacinante a seguito dei contatti occlusali.
- Ascesso apicale: la disintegrazione dei tessuti periapicali può produrre una raccolta localizzata di pus, con un aumento del dolore che si fa via via continuo, pulsante, spesso accompagnato da febbre. Qualora l’ascesso riesca a trovare una via drenante, il processo cronicizza poiché periodicamente il pus fuoriesce tramite fistole mucose o cutanee, attenuando temporaneamente la pressione e quindi la sintomatologia.
- Granuloma apicale: in base alle difese individuali e alla carica batterica responsabile della pulpite, quando il processo si sposta a livello apicale può cronicizzare con formazione di un tessuto di granulazione, in cui si forma una sorta di equilibrio tra il fronte batterico e una zona infiammataria riccamente vascolarizzata costituita da fibroblasti, plasmacellule, linfociti, macrofagi e altre cellule infiammatorie. In seguito ad un corretto trattamento endodontico, lentamente si ottiene la guarigione.
Cisti radicolare: nella zona periapicale si possono trovare residui cellulari del Malassez, ovvero cellule epiteliali che partecipano all’odontogenesi che talvolta anziché degenerare rimangono intrappolate in sede apicale. In seguito a stimoli infettivi o traumatici, queste cellule possono proliferare e organizzarsi in una piccola sfera di tessuto epiteliale (cisti) che tende lentamente ad ingrandirsi entro la compagine ossea.