Il tumore alla prostata è una forma di neoplasia che colpisce la ghiandola prostatica, atta a secernere il liquido seminale fondamentale per trasportare e nutrire lo sperma. E’ tra i più comuni nel genere maschile. Nella maggior parte dei casi (ma non sempre purtroppo) le cellule cancerose crescono lentamente e rimangono confinate all’interno della prostata senza sviluppare rischi seri per la vita, permettendo una diagnosi in fase precoce e quindi una serie di possibili terapie favorevoli per la sopravvivenza. Scopriamone insieme i sintomi, i test di screening ed altri aspetti fondamentali.
Sintomi del tumore alla prostata
Il cancro della prostata è inizialmente asintomatico. Quando purtroppo è in fase avanzata si possono avere invece i seguenti sintomi:
• Difficoltà a urinare
• Diminuzione della potenza del flusso di urina
• Sangue nelle urine
• Sangue nello sperma
• Dolore generale nella parte bassa della schiena, fianchi o cosce
• Disagio nella zona pelvica
• Dolore osseo
• Disfunzione erettile
Quando si arriva a questo però può essere complicato o tardiva una terapia. Da qui l’importanza degli screening nell’uomo con il test del PSA anche se oggettivamente la sua valenza è ancora molto discussa. Di fatto però allo stato delle cose è un test che si effettua con semplice prelievo ematico e che in caso dubbio deve portare ad altre valutazioni più approfondite: non costa nulla dunque farlo negli esami annuali di routine, specie dopo una certa età. E’ opportuno parlarne con il proprio medico curante.
Cause del tumore alla prostata
Come spesso accade in campo oncologico, non si sa ancora cosa scatena di preciso un cancro prostatico. Di base è noto che alcune cellule si alterano e cominciano a replicarsi e a crescere più velocemente delle cellule sane, fino a travolgere queste ed invadere i tessuti vicini o lontani (attraverso le metastasi in altre parti del corpo). La ricerca scientifica ci ha però portato a conoscenza dei fattori di rischio predisponenti allo sviluppo di un tumore alla prostata e sono i seguenti:
• Età superiore ai 65 anni.
• Essere di colore (il rischio riguarda anche la maggiore aggressività).
• Familiarità con tumore al seno o alla prostata, maggiore il rischio se con mutazione del gene BRCA1 o BRCA2
• Obesità.
Tumore alla prostata e cure
Esistono diverse possibilità terapeutiche per il tumore alla prostata, e dipendono da vari fattori come il grado di avanzamento delle malattia al momento della diagnosi, la sua aggressività, la presenza di metastasi, l’istologia, la salute generale del paziente. Tra queste troviamo terapie chirurgiche, farmacologiche, radiologiche-interventistiche o più propriamente oncologiche. Queste sono:
- Radioterapia
- Chirurgia
- Crioablazione o criochirurgia
- Terapia ormonale
- Chemioterapia
- Ultrasuoni focalizzati
Questi trattamenti (coadiuvanti spesso l’uno dell’altro) vanno decisi di volta in volta a seconda dei casi.
Tumore alla prostata ed aspettative di vita
Il tumore della prostata è uno dei tumori curabili se si interviene con una diagnosi precoce: a distanza di 5 anni infatti la sopravvivenza dei pazienti è di oltre il 70%.
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Fonte: Mayo Clinic
Foto: Thinkstock
