Il dolore al polso è un disturbo abbastanza comune e dalle numerose sfaccettature e problematiche. Può esordire improvvisamente in seguito ad esempio ad una distorsione o frattura oppure manifestarsi con gradualità in seguito ad uno stress sul lungo termine dovuto magari ad un movimento ripettivo (come l’utilizzo del mouse del pc), per artrite o sindrome del tunnel carpale. Scopriamo insieme come si fa la diagnosi precisa e come riconoscere i sintomi di un problema piuttosto che di un altro.
Scopriamo come è fatto il polso
Il polso è un’articolazione complessa composta da otto piccole ossa disposte tra l’avambraccio e la mano e collegate a articolati legamenti. Ci sono poi i tendini che permettono ai muscoli l’adesione alle ossa. Danni a una qualsiasi delle parti del polso può causare dolore e influenzare la capacità di utilizzare al meglio sia il polso che la mano.
Dolore al polso: cause
Tra le cause più frequenti troviamo infortuni, artrite, e particolari malattie. La più frequente è sicuramente la lesioni del polso conseguente ad una caduta sulla mano: frattura, distorsione o stiramento. Difficile da diagnosticare nell’immediato è la frattura dello scafoide (un osso sul lato del pollice): non sempre si vede ai raggi x soprattutto nell’immediato. Qualsiasi attività che coinvolge il polso con movimenti ripetitivi può dar luogo a stress dell’articolazione e quindi ad infiammazione e dolore: è il caso dei giocatori di tennis, dei violoncellisti, di chi lavora molto al pc, eccetera. In particolare la malattia di De Quervain è una lesione da stress ripetitivo che provoca dolore alla base del pollice.
L’osteoartrite nel polso è piuttosto rara, ma nota soprattutto in persone che hanno subito in passato fratture del polso: è causata da usura sulla cartilagine che ammortizza le estremità delle ossa. In questi casi il dolore si verifica alla base del pollice. C’è poi l’artrite reumatoide, malattia autoimmune che colpisce di frequente i tessuti del polso. In genere il dolore in tali casi è bilaterale.
Piuttosto nota è anche la cosiddetta Sindrome del tunnel carpale. Questa si sviluppa quando c’è un aumento della pressione sul nervo mediano che passa attraverso il tunnel carpale, un passaggio nel lato del palmo del polso. Sul lato opposto si possono invece verificare delle cisti gangliari, molli, ma molto dolorose. Rara infine tra le cause la Malattia di Kienböck, un disturbo che colpisce essenzialmente in età giovanile e provoca il collasso progressivo di una delle piccole ossa del polso. La malattia di Kienböck si verifica quando l’afflusso di sangue a questo osso è compromessa.
Fattori di rischio
Il dolore al polso può manifestarsi in chiunque data questa diversità e complessità di cause, ma il rischio aumente nei seguenti casi:
- Attività sportiva che incide dul polso (bowling, golf, ginnastica, snowboard e tennis). Lavoro ripetitivo che coinvolge le mani e i polsi (anche lavorare a maglia o fare la parrucchiera o la stiratrice ad esempio).
- Malattie come il diabete, la leucemia, sclerodermia, lupus o disturbi della tiroide.
Cosa fare? Sicuramente consultare il proprio medico di famiglia, che al perdurare del disturbo potrà indirizzare ad uno specialista a seconda dei casi: per i disturbi articolari (reumatologo), medicina dello sport o anche un chirurgo ortopedico.
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Fonte: MayoClinic
Foto: Thinkstock