Il warfarin (Coumadin), fino a poco tempo fa era il migliore tra i farmaci atti a combattere il rischio di coaguli nel sangue. E’ cioè un anticoagulante. Benchè siano stati autorizzati sul mercato nuovi anticoagulanti orali meno complessi da gestire, il warfarin, rimane tra i più prescritti. Numerosi gli effetti collaterali, di un’errata somministrazione a causa di interazioni con alimenti o altri medicinali che possono indurre al rischio di un sanguinamento eccessivo e dunque emorragia. E’ un salvavita, quindi non si può evitare, ma va prestata attenzione. Ecco cosa occorre sapere.
Quando e perché viene prescritto warfarin?
Il warfarin viene prescritto nei seguenti casi:
- Se si ha un coagulo di sangue nell’area del cuore che potrebbe innescare ictus, attacco cardiaco o danno d’organo
- In presenza di embolia polmonare (coagulo di sangue nei polmoni)
- Se si ha un coagulo di sangue altrove nel corpo, in genere arti inferiori (trombosi venosa)
- Un alto rischio di formazione di coaguli sanguigni nel cuore, come in alcune anomalie del ritmo cardiaco (aritmie)
- Una valvola cardiaca artificiale meccanica che è incline alla formazione di coaguli di sangue
Effetti collaterali e sintomi
Quando si prende warfarin/ coumadin il sangue non si coagula facilmente. Serve a questo. Ma se ci si taglia accidentalmente o se si ha un forte trauma c’è il rischio di emorragia. Tale pericolo aumenta se si usano altri farmaci che fluidificano il sangue o se si hanno più di 75 anni.
- Sanguinamento grave
- Feci scure o sanguinamento dal retto
- Orticaria, rash o prurito
- Gonfiore del viso, gola, bocca, gambe, piedi o mani
- Lividi
- Dolore o pressione al torace
- Nausea o vomito
- Sintomi di febbre o influenza
- Dolori articolari o muscolari
- Diarrea
- Difficoltà di movimento
- Intorpidimento o formicolio in qualsiasi parte del vostro corpo
- Erezione dolorosa della durata di quattro ore o più
Benché raramente il warfarin può anche causare la morte del tessuto cutaneo (necrosi) e gangrena che richiedono l’amputazione. Questa complicanza accade più spesso 3-8 giorni dopo l’inizio della terapia con il warfarin. Se si notano piaghe, cambiamenti di colore della pelle o della temperatura, o un forte dolore sulla cute occorre informare immediatamente il medico. Tutte le sintomatologie sopra elencate rappresentano un’emergenza medica.
Effetti collaterali meno gravi sono:
- Gas intestinale
- Sensazione di freddo
- Stanchezza
- Pallore
- Cambiamenti del gusto degli alimenti
- Perdita dei capelli
Quali precauzioni contro gli effetti collaterali del warfarin?
La gestione di questo medicinale è piuttosto complessa e richiede soprattutto all’inizio un prelievo costante del sangue per valutare il tempo di protrombina e l’INR correlato. Poi si possono distanziare i prelievi ogni 15-20 giorni, ma comunque sono a vita.
Va dunque avvisato il proprio cardiologo o medico curante prescrittore dell’utilizzo di integratori alimentari o altri farmaci; prima di procedure odontoiatriche (anche la pulizia dei denti) e chirurgiche è opportuno segnalare l’utilizzo del warfarin ed eventualmente sospenderlo (sostituendolo per il periodo opportuno stabilito dal medico, con l‘eparina) o diminuirne i dosaggi, ma è assolutamente vietato il “fai da te”. Vanno evitati sport da contatto e può essere utile portare nel portafogli un documento che attesti l’utilizzo di questo medicinale in caso di incidente improvviso.
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