L’agorafobia è un disturbo d’ansia che consiste in un forte disagio nel trovarsi in spazi aperti o comunque affollati. Questa può essere corredata da attacchi di panico o meno. Scopriamo insieme come si manifesta, con quali sintomi precisi e cosa fare.
Tipi di agorafobia
Ci sono due tipi di agorafobia: il Disturbo di Panico con Agorafobia e l’agorafobia pura, senza l’anamnesi di disturbo di panico. Il primo caso è il più comune ed è quello che scatena attacchi di panico veri e propri (intense sensazioni di paura).
Cause e fattori di rischio di agorafobia
Si può essere a rischio di sviluppare agorafobia se:
- si soffre di attacchi di panico
- si è particolarmente ansiosi
- si sta vivendo o si è vissuto un periodo stressante
- si ha una storia di abuso fisico o sessuale
- si è dipendenti da alcol o altre sostanze
L’agorafobia è più comune nelle donne adulte, ma non è preclusa agli uomini e può verificarsi a qualsiasi età.
Le cause scatenanti non sempre sono evidenti. Chi ha già subito un attacco agorafobico in realtà tende ad evitare situazioni che potrebbero provocare un senso di intrappolamento, incapacità di difesa e fuga, ma anche imbarazzo o paura di qualunque genere. Ne soffre lo 0,8 per cento della popolazione adulta.
Quali sono i sintomi dell’agorafobia?
È possibile che si verifichi uno o più dei seguenti sintomi con entrambi i tipi di agorafobia:
- paura di uscire di casa per lunghi periodi di tempo (ma anche brevi)
- dipendenza da altri
- paura a rimanere da soli
- paura di essere in luoghi dove sarebbe difficile fuggire
- paura di perdere il controllo di se stessi in un luogo pubblico
- distacco o estraneità verso gli altri
- sensazione di impotenza
- sensazione di estraniazione dal proprio corpo, vissuto come non reale
- sensazione che l’ambiente circostante non sia reale
- agitazione o rabbia
A questi sintomi si possono abbinare quelli correlati ad un attacco di panico:
- dolore toracico
- tachicardia
- mancanza di respiro
- vertigini
- tremore
- sensazione di svenimento
- soffocamento
- paura di perdere il controllo
- paura di morendo
- paura di impazzire
- sudorazione
- vampate di calore
- brividi
- nausea
- sensazione di intorpidimento o formicolio
Come si fa la diagnosi di agorafobia?
Non è facile diagnosticare questa patologia, come spesso avviene per tutte o quasi quelle della sfera mentale. Il medico fatta una valutazione della sintomatologia tenderà a suggerire alcuni test per escludere cause organiche, dopo aver escluso anche l’uso di sostanze alcoliche o droghe. Fatto ciò, una diagnosi avviene se i sintomi soddisfano determinati criteri. In particolare se si ha agorafobia con attacco di panico vanno valutati altri aspetti. È necessario ad esempio avere attacchi di panico ricorrenti. Inoltre, almeno uno di questi deve essere seguito da:
- paura di una nuova crisi
- preoccupazioni circa le conseguenze (ad esempio di avere un attacco di cuore, di perdere il controllo o di impazzire)
- modifica del proprio comportamento ed abitudini di vita
Quali cure per l’agorafobia?
Esistono diversi tipi di trattamento per l’agorafobia e sono i seguenti:
- Terapia Cognitiva comportamentale, volta a capire i sentimenti distorti e le immagini scatenanti la crisi; questa cura può anche insegnare come sostituire i pensieri distorti con pensieri sani.
- Terapia di esposizione: può aiutare a superare le paure. Consiste nell’esposizione lenta e protetta a quelle situazioni che mettono ansia e paura.
- Cani o altri animali possono contribuire a ridurre la paura quando si va fuori in pubblico.
- I farmaci possono contribuire ad alleviare agorafobia o i sintomi di un attacco di panico. Tra questi gli inibitori selettivi dei recettori della serotonina (SSRI), antidepressivi e farmaci anti-ansia.
La prognosi è tanto migliore quanto precoce è l’apporto terapeutico corretto.
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