Che cosa è la pielonefrite? Si tratta di un’infezione grave ai reni: tale condizione porta i reni a gonfiarsi, provocando danni anche permanenti oltre che un rischio per la vita. E’ particolarmente importante saper riconoscere i sintomi perché potrebbe trattarsi di un’emergenza medica, nelle sue forme acute più intense e repentine. In presenza di attacchi infettivi ripetuti o persistenti si parla di pielonefrite cronica, che è comunque piuttosto rara. Abitualmente si è in presenza di quella che viene definita pielonefrite acuta.
Quali sono i sintomi della pielonefrite?
I sintomi compaiono solitamente entro 1 o 2 giorni dopo l’inizio dell’infezione. Possono essere molto diversi a seconda dei casi e soprattutto in base all’età. Tuttavia è possibile stabilire delle sintomatologie comuni a tutti:
- Febbre alta oltre i 39°
- Mal di schiena, dolori addominali, al fianco o all’inguine
- minzione dolorosa o bruciore
- Minzione urgente /frequente
- urina torbida
- Odore forte delle urine
- pus o sangue nelle urine
- urine torbide odore
Altri sintomi possono includere:
- brividi
- nausea
- vomito
- dolore o sensazione di malessere generale
- stanchezza
- sudorazione
- confusione mentale (comune negli anziani e spesso il loro unico sintomo)
I pazienti con pielonefrite cronica solitamente ne sviluppano una forma lieve e con mancanza di sintomi
Pielonefrite, le cause
L’infezione di solito inizia nel tratto urinario inferiore: cioè da un’infezione delle vie urinarie. I batteri entrano nel corpo attraverso il tubo che porta l’urina dal corpo (uretra) e cominciano a moltiplicarsi e diffondersi fino alla vescica . Dalla vescica, i batteri viaggiano attraverso gli ureteri ai reni. L’ Escherichia coli , è il più comune degli agenti infettivi di questo tipo, ma di certo non l’unico. La pielonefrite cronica è più comune nei bambini o in pazienti con ostruzioni delle vie urinarie.
Fattori di rischio
Quando il tratto urinario è di dimensione o forma insolita, è più probabile che le infezioni possono portare a pielonefrite acuta. Chiunque con calcoli renali o altre condizioni patologiche dei reni o alla vescica può incappare in questo rischio. Ogni volta che c’è un problema che interrompe il normale flusso di urina vi è un maggior rischio di pielonefrite acuta. Le donne inoltre sono più soggette a questa problematica. Questo accade perché la loro uretra è più corta di quella di un uomo, favorendo così le infezioni batteriche renali.
Anche le persone con un sistema immunitario compromesso sono a maggior rischio di pielonefrite, come gli anziani, le persone con il diabete, l’AIDS o il tumore.
Altri fattori possono rendere vulnerabile alle infezioni urinarie e renali come ad esempio:
- utilizzo di un catetere
- essersi sottoposti a cistoscopia
- chirurgia del tratto urinario
- prostata ingrossata
- alcuni farmaci
- nervo o danni al midollo spinale
- reflusso vescico-ureterale
Diagnosi
Per la diagnosi, il medico effettuerà una visita clinica con palpazione dell’addome, la valutazione dei sintomi e soprattutto, prescriverà un esame delle urine per verificare la presenza di batteri e dunque di infezione, sangue o pus. Ecografia o raggi X possono essere utili per una diagnosi più precisa. La cura standard è quella con antibiotici.
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Foto: Thinkstock
Fonte: Health Line.com