La causa precisa e scatenante della sclerosi multipla è ancora sconosciuta anche se di fatto sono stati individuati alcuni fattori precisi: è ad esempio considerata una malattia autoimmune poiché il sistema immunitario attacca i suoi stessi tessuti, la mielina (la sostanza grassa che riveste e protegge le fibre nervose nel cervello e midollo spinale). Questa può essere paragonata al rivestimento isolante dei fili elettrici: una volta che tale rivestimento è danneggiato, la corrente può bloccarsi, o non passare bene. Lo stesso vale per i nervi ed i messaggi che passano attraverso questi. Specie se alla lunga anche il nervo viene danneggiato. Non è chiaro neppure il motivo per cui la SM si sviluppa in alcune persone e non in altre, anche se sembra che tutto dipenda da una combinazione tra fattori genetici ed ambientali.
Fattori di rischio
Identificati anche alcuni fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la Sclerosi Multipla, anche se, averli, non significa necessariamente ammalarsi. Questi sono:
- Età. La SM può verificarsi a qualsiasi età, ma è più freqquente nelle persone tra i 15 e i 60 anni.
- Sesso. Le donne sono colpite il doppio rispetto agli uomini.
- Familiarità. Se un genitore o fratello ha avuto questa malattia, aumenta il rischio di svilupparla.
- Infezioni virali: alcuni virus sono stati collegati alla SM tra cui l’Epstein-Barr, ovvero il virus che causa la comunissima mononucleosi infettiva.
- Razza. I bianchi, in particolare quelli del Nord-Europa sono a più alto rischio di sviluppare la SM rispetto agli asiatici, ai nativi aericani o agli africani.
- Clima. La SM è molto più comune nei paesi con climi temperati, tra cui il Canada, il nord degli Stati Uniti, Nuova Zelanda, sud-est Australia ed Europa.
- Malattie autoimmuni. Spesso non vengono da sole: se si ha una malattia autoimmune come ad esempio una tiroidite di Hashimoto, il diabete di tipo 1 o una malattia infiammatoria intestinale il rischio di incappare anche nella Sclerosi multipla è più alto.
- Fumo. I fumatori che soffrono di sintomi iniziali hanno più probabilità di sviluppare un secondo evento che conferma la SM recidivante-remittente.
Come si fa la diagnosi di sclerosi multipla?
Un esame neurologico completo e la storia medica (anamnesi più sintomatologia) sono la base essenziale per diagnosticare la sclerosi multipla. Non esistono test specifici per indicare la presenza della malattia, ma si possono fare invece indagini diagnostiche atte ad escluderne altre con sintomi simili (è la cosiddetta diagnosi differenziale).
Tra queste possono essere prescritte: un prelievo del liquido spinale ed una risonanza magnetica al cervello. Esami del sangue che riconoscano biomarcatori non esistono, ma sono comunque in fase di studio.
Il prelievo del liquido spinale avviene attraverso un’ iniezione lombare: serve ad escludere infezioni e a vedere se ci sono particolari anticorpi correlati alla sm. La risonanza magnetica al cervello e al midollo spinale si fa in genere con mezzo di contrasto (somministrato per via endovenosa). Può evidenziare delle lesioni sclerotiche tipiche della malattia.
Utile a volte anche il test dei potenziali evocati: registrano i segnali elettrici prodotti dal sistema nervoso in risposta agli stimoli. Un test di potenziali di evocati può utilizzare stimoli visivi o stimoli elettrici: si guarda un modello visivo in movimento, o brevi impulsi elettrici sono applicati ai nervi delle gambe o delle braccia. Degli elettrodi misurano la velocità con cui le informazioni viaggiano attraverso il sistema nervoso.
Nella maggior parte delle persone con SM recidivante con remissione, la diagnosi è abbastanza semplice e si basa su un modello di sintomi compatibili con la malattia che in genere viene confermata da una risonanza magnetica cerebrale.
Al contrario la diagnosi di SM può essere più difficile nelle persone con sintomi insoliti o malattia progressiva. In questi casi, ulteriori test come l’analisi del liquido spinale, potenziali evocati e ulteriori immagini può essere necessaria.
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Fonte: Mayo Clinic
Foto: Thinkstock