Sembra proprio che dietro alle delicate fiammelle ed alla loro timida e calda luce, in particolare nelle candele realizzate con la paraffina, si celi una potenziale fonte di inquinamento.
Eppure sembra proprio che dietro alle delicate fiammelle ed alla loro timida e calda luce, in particolare nelle candele realizzate con la paraffina, si celi una potenziale fonte di inquinamento, particolarmente insidiosa negli ambienti chiusi.
Le candele di paraffina, un derivato del petrolio, liberano nell’aria diverse sostanze riconosciute come cancerogene per l’uomo: acetone, benzene, bisolfuro di carbonio, ossido di carbonio, clorobenzene, formaldeide, fenolo, toluene, xilene tra le tante.
Lo studio ha anche evidenziato come le candele di cera d’api, in genere più costose, sono invece molto meno inquinanti perchè non hanno le stesse sostanze cancerogene contenute in quelle di paraffina.
Precedenti studi avevano già evidenziato come agenti inquinanti fossero presenti nello stoppino, nelle sostanze profumate che vengono miscelate alla cera o alla paraffina, e nei coloranti con cui vengono confezionate.
E’ chiaro, dicono i ricercatori, che un uso occasionale delle candele è totalmente innocuo, ed anche un uso intenso ma attuato in locali ventilati, me se le candele vengono usate ogni giorno, per anni, in locali chiusi, allora possono essere una fonte non trascurabile di inquinamento ambientale.
Secondo i ricercatori addirittura alcune forme di allergia, ed anche alcune malattie respiratorie possono avere come causa scatenante proprio la reazione dell’organismo alle sostanze inquinanti presenti nelle candele.