Un recente studio ha rilevato come molti medici non siano ancora oggi in grado di individuare i sintomi più comuni del gioco negli adolescenti che visitano.
Un recente studio ha rilevato come molti medici non siano ancora oggi in grado di individuare i sintomi più comuni del gioco negli adolescenti che visitano. Un problema, la mancata diagnosi, che riduce la possibilità di intervenire ed agire tempestivamente per evitare che l’adolescente si procuri ulteriori danni.
Ricercatori del Rainbow Babies and Children’s Hospital a Cleveland hanno recentemente pubblicato su Pediatrics una statistica che mostra come un terzo dei medici non conosce gli 11 sintomi più comuni del gioco, tra i quali significativi sono i prolungati mal di testa e gli occhi iniettati di sangue.
Secondo i ricercatori i medici non sono neanche a conoscenza, nella maggioranza dei casi, dei tanti nomi con cui esso viene identificato tra i ragazzi, denominazioni fantasiose e talvolta ingenuamente simpatiche che nascondono invece una pratica pericolosa: “Rush,” “Space Monkey,” “Purple Dragon” and “Funky Chicken”.
La dottoressa Nancy E. Bass, professore associato di pediatria e neurologia presso la Case Western Reserve University, che ha condotto lo studio, accompagna la ricerca commentando che i medici possono essere molto importanti nell’individuare nell’adolescente i segnali che sta praticando un gioco pericoloso, e quindi sarebbe molto importante che questi fossero maggiormente esperti nella materia.