Una revisione di precedenti ricerche rivela come l'acido folico non sia così efficace nel ridurre il rischio di problemi di cuore ed ictus.
Sono i ricercatori dello UCLA Stroke Center di Los Angeles ad aver voluto revisionare i precedenti studi in merito, in particolare concentrando l’attenzione su quanto siano efficaci gli integratori a base di acido folico nel ridurre i rischi di problemi di cuore ed ictus.
La revisione di precedenti studi clinici, condotti su oltre 39.000 partecipanti diagnosticati con malattie cardiache e renali, ed a forte rischio di ictus, ha evidenziato come nel gruppo di persone che utilizzava integratori di acido folico, l’incidenza dell’ictus è stata di 784 casi su più di 20.000 partecipanti allo studio, mentre nel gruppo che non assumeva acido folico extra i casi di ictus sono stati 791 su un campione di più di 18.000 persone.
La ricerca, di recente apparsa sulla rivista Stroke, a cura della American Heart Association, stabilirebbe quindi che l’associazione precedentemente osservata non sia in realtà così evidente, se non in una proporzione molto ridotta dei casi, per i quali i ricercatori vogliono approfondire se non si tratti di un fatto casuale.
I benefici potenziali dell’acido folico apparsi in precedenti studi potrebbero dunque avere una spiegazione nel fatto che le ricerche sono state realizzate in paesi dove il cibo non era stato arricchito di acido folico.
In altri paesi, come per esempio negli Stati Uniti, l’aggiunta di acido folico negli alimenti è invece praticata già da tempo. Per esempio dal 1998 la Food and Drug Administration aveva promosso l’aggiunta di acido folico nei cibi, in particolare nei cereali, nel tentativo di ridurre i casi di difetti alla nascita come la spina bifida.
Ecco spiegato perchè in quel paese la ricerca ha osservato come l’aggiunta di acido folico come integratore alimentare non sia associabile ad un ridotto rischio di infarti ed ictus.
Fonte Healthfinder