Le sostanze inquinanti prodotte dal traffico possono giocare un ruolo non indifferente nel rischio di diabete.
Pubblicato online di recente su Environmental Health Perspectives lo studio comprendeva donne tedesche che vivono in aree industriali fortemente inquinate ed altre in regioni rurali con meno inquinamento. I ricercatori hanno analizzato 1.775 donne di età compresa tra 54 e 55 anni al momento dello studio, iniziato nel 1985. Tra il 1990 ed il 2006 187 donne hanno sviluppato il diabete di tipo 2, che spesso insorge nella mezza età.
Per stimare l’esposizione all’inquinamento i ricercatori hanno utilizzato i dati forniti dalle centraline di monitoraggio ambientale e dalle statistiche sulle emissioni raccolte a livello locale.
L’esposizione ad alcune sostanze prodotte dall’inquinamento, ed in particolare a biossido di azoto e la fuliggine sono stati associati ad un più alto rischi di diabete. Più l’esposizione a queste sostanze e forte più aumenta il rischio, fino ad arrivare, se si vive a 100 metri da strade ad alto traffico, ad un rischio praticamente doppio.
Per valutare le probabilità di rischio i ricercatori hanno utilizzato un particolare marker, C3C, una proteina presente nel sangue.
Le donne con elevati livelli di questa proteina all’inizio dello studio risultavano avere un rischio maggiore durante i 16 anni durante i quali sono state sottoposte ai controlli.
Quanto potrebbe incidere la proteina C3C sul diabete rimane sconosciuto. Si pensa che le cellule del sistema immunitario possono innescare una reazione a contatto con gli agenti inquinanti tale da scatenare una risposta infiammatoria cronica diffusa, che provocherebbe, negli individui più suscettibili, lo sviluppo del diabete.
Sebbene lo studio si sia concentrato solo sulla popolazione femminile i ricercatori hanno dichiarato che non ci sono motivi per pensare che sugli uomini tali risultati possano differire di molto.
A detta degli autori questo è il primo studio sulla popolazione che rileva un’associazione statisticamente significativa tra inquinamento atmosferico provocato dal traffico ed il diabete di tipo 2.
Ricerche epidemiologiche precedenti avevano già evidenziato come gli abitanti delle città hanno un maggiore rischio di diabete rispetto ai residenti rurali, e ciò specialmente nei paesi in via di sviluppo o in fase di rapida industrializzazione.
Cambiamenti nella dieta alimentare e riduzione dell’attività fisica, con il conseguente aumento dell’obesità sono tra i fattori di rischio più noti. Fattori che però non riescono a spiegare del tutto l’aumento dei rischi per il diabete.
L’inquinamento dunque potrebbe essere un altro fattore ambientale questa volta, di una certa importanza: le sostanze presenti nell’ambiente inquinato potrebbero causare infatti processi infiammatori di basso grado, insulino-resistenza ed alterazioni nel metabolismo del glucosio.
Fonte HealthNews