Secondo ricercatori finlandesi la bassa statura aumenta il rischio di malattie cardiache.
Una probabilità superiore del 50% sostengono i ricercatori dell’Università di Tampere in Finlandia, che per valutare l’associazione tra bassa statura e rischio di malattie cardiache hanno analizzato e recensito 52 precedenti studi di alta qualità che in totale includevano un campione di popolazione superiore ai 3 milioni.
Perché? Probabilmente, suggeriscono i ricercatori, a causa di una combinazione di fattori che oltre alla bassa statura contribuiscono anche ad una serie di altre condizioni come età o scarsa funzionalità del cuore.
L’altezza, commentano a margine della ricerca, è frutto di una serie di combinazioni, che vanno dalla genetica allo status socioeconomico a fattori nutrizionali.
Quindi, sottolineano, quando si utilizza l’altezza come strumento di paragone, in realtà si parla di una serie di condizioni tra loro strettamente legate.
Lo studio tuttavia incontra qualche critica, come quella portata avanti dal Dott. Michael Lauer, direttore della Divisione di Scienze Cardiovascolari presso il National Heart, Lung, and Blood Institute britannico.
Il limite maggiore della ricerca, sostiene, risiede nel fatto che non sono stati presi in considerazione alcuni fattori che potrebbero essere invece di primaria importanza.
Se è molto facile infatti misurare l’altezza delle persone, non lo è altrettanto misurare tanti fattori ambientali e sociali che potrebbero influire sull’altezza e sulle probabilità di rischio ad essa associate.