Quale influenza può avere sui giovani la diffusione dei siti di social network e di videosharing?
Con la crescita di siti di videosharing come YouTube o comunità virtuali come MySpace o Facebook i medici si interrogano su quanto Internet possa influenzare i ragazzi di oggi a tentare imprese pericolose, acrobazie e giochi che talvolta possono avere esiti drammatici, come i giochi con il fuoco, il temibile “chocking game” con il quale si prova il cervello per qualche secondo dell’apporto di ossigeno per provocare una temporanea euforia, oppure, ancora più classico, gli esperimenti chimici o con i fuochi d’artificio.
E’ diffusa tra gli esperti la convinzione che poter filmare le proprie imprese sia un incentivo a sperimentare giochi pericolosi, consapevoli come sono i giovani di aver davanti una platea potenzialmente più vasta del proprio giro di amici grazie al fatto di poter inviare in rete un video che illustra le loro imprese
Eppure ad oggi non è stata fatta alcuna ricerca che possa in qualche modo determinare quanto le reti virtuali abbiano accentuato la propensione degli adolescenti a gettarsi in imprese rischiose.
Certo è che per alcuni tipi di gioco pericoloso YouTube e gli altri siti rappresentano un grande bacino di immagini che potrebbero innescare il desiderio di emulazione, dal choking game alla palla da basket fiammeggiante (i ricercatori hanno evidenziato almeno 100 video di questo tipo presenti su YouTube), ai giochi con petardi e fuochi d’artificio (46 video attualmente su YouTube, visti migliaia di volte).
Spesso i protagonisti sono ragazzi dai 13 anni ai 20 anni, ma talvolta si vedono anche ragazzi più giovani.
Il choking game per esempio, secondo un recente rapporto pubblicato su Clinical Pediatrics, è presente con 65 video, visti quasi 174.000 volte.
Più che lo spirito di emulazione, per i ricercatori canadesi che hanno compiuto lo studio, è la possibilità di imparare dalle immagini come fare certi giochi che è un aspetto da prendere in considerazione.
Per altri esperti come i siti di videosgaring ed i social network possono essere veicoli per imparare nuovi giochi pericoloso possono essere, allo stesso tempo, dei media assai efficaci, se utilizzati nel giusto modo, proprio per spiegare ai giovani i rischi sottostanti a determinate imprese.
Il Dr. Megan A. Moreno, uno specialista di medicina dell’adolescenza presso l’Università del Wisconsin, ha recentemente condotto uno studio su MySpace, contattando gli adolescenti che utilizzano la celebre piattaforma ed invitandoli a rimuovere video e testi nei quali vengono esaltati atteggiamenti e comportamenti “a rischio” come il bere alcoolici o gli exploit sessuali.
La ricerca, pubblicata su The Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, ha verificato che i teenagers contattati online ed a cui venivano spiegati i rischi di determinati comportamenti erano due volte più propensi a rimuovere video e contenuti “discutibili” dai loro siti.
Al di là degli ovvi rischi connessi al fatto di riprendere acrobazie e giochi pericolosi, i medici sono in ogni caso molto interessati a scoprire in quale modo la nuova possibilità di avere un palcoscenico virtuale immenso possa influire sullo sviluppo socio psicologico degli adolescenti di domani.