La luce influisce sul nostro orologio biologico, e per questa ragione tendiamo a dormire di meno con l'allungarsi delle giornate. Per gli adolescenti questo meccanismo è particolarmente evidente.
Lo ha osservato un nuovo studio su 16 studenti iscritti all’ottavo anno di una scuola di New York, per i quali i ricercatori hanno valutato i livelli di melatonina, un ormone che indica all’organismo l’approssimarsi della notte, che cominciano ad aumentare nelle ultime 2-3 ore di veglia.
Gli autori della ricerca hanno così osservato che negli adolescenti i livelli di melatonina tardano ad aumentare di almeno 20 minuti di media con la primavera, che coincide con il fatto che nei ragazzi si registrava un ritardo medio di almeno 16 minuti nell’inizio del sonno ed un risveglio anticipato di almeno 15 minuti in media.
I ricercatori del Lighting Research Center presso il Rensselaer Polytechnic Institute, nello stato di New York, hanno commentato i dati come coerenti con altri studi che avevano già scoperto come l’orologio biologico del corpo umano, ed il ritmo circadiano con il quale si indica il ritmo biologico della giornata tra veglia e sonno, sia fortemente influenzato dalla luce solare.
E pertanto va ad influenzare anche le ore di sonno e di veglia dei teenagers, un’età in cui è così importante disporre di almeno otto ore al giorno di sonno.
Il ritardo nel prendere sonno avvertono i ricercatori, può avere come conseguenze, negli adolescenti, la carenza di sonno, disturbi dell’umore, rischio di obesità e prestazioni scolastiche più basse.
Lo studio è apparso di recente sulla rivista Chronobiology International.