Obesità infantile: aumenta il fenomeno in Italia e il 30, 35 per cento dei bambini che crescono nel nostro paese è sovrappeso
Dati che si rispecchiano nei rilevamenti effettuati negli altri paesi europei. Il 28% dei bimbi obesi, mette in rilievo la ricerca, presenta già indici di sindrome metabolica con rischi progressivi di obesità, ma anche ipertensione, trigliceridi elevati, insulino-resistenza, con una persistenza dell’obesità nell’età adulta. E un bambino obeso su tre, tra le indicazioni dello studio, sta già sviluppando situazioni patologiche o seriamente alterate come ipertensione, aumento dei trigliceridi nel sangue, bassi valori di colesterolo Hdl, insulino-resistenza e persino il diabete. Tutte condizioni che lo pongono a rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche. Tre bambini obesi su dieci presentano altre alterazioni; il 16% è portatore di microalbuminuria. Per ciò che concerne l’obesità, vi sono delle differenze: ci sono più maschi obesi rispetto alle femmine e, come per gli adulti, l’obesità è più presente al Sud. Dai dati sulla diffusione geografica dell’obesità tra gli 8 e i 10 anni, raccolti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, risulta che in Piemonte sarebbero obesi 10 bambini su 100, 13 a Milano, 16 nel Nordest, 21 a Cagliari, 23 in Abruzzo, 24 a Bari e 34 nel Lazio. “Si tratta – hanno chiarito i responsabili della ricerca – di problematiche che innescano squilibri nutrizionali e patologie psichiatriche gravi quali l’anoressia e la bulimia”.