il tema dell'andropausa è molto controverso in quanto non corrisponde al corrispettivo femminile
Molti uomini si presentano negli studi medici lamentando disfunzioni sessuali, aumento di peso, affaticamento, depressione e altri spiacevoli sintomi ma potenzialmente vaghi.
Le analisi del sangue di alcuni uomini rivelano valori bassi di testosterone e questo fa sì che vengano prescritti ormoni maschili per migliorarli.
Per questi pazienti, il dottor Robert Brannigan di Chicago prescrive un ricambio di testosterone per curare i sintomi che, come dice, possono avere un profondo effetto sul paziente.
” Questo metodo “, dice il dottor Brannigan, ” aiuta molto i pazienti a migliorare globalmente la loro qualità della vita. E questo non solo influenza la loro vita affettiva ma anche quella dei partners e i loro rapporti intimi.”
Sicuramente, nell’ambiente medico il tema dell’andropausa è molto controverso in quanto non corrisponde al corrispettivo femminile. Il termine scientifico dell’andropausa è ipogonadismo che significa infatti ridotta attività funzionale delle gonadi, andropausa invece è un neologismo coniato negli ultimi anni per indicare il progressivo deterioramento delle capacità riproduttive maschili.
Essendo i sintomi molto controversi e diversi da persona a persona non si può associare quindi questo al calo del testosterone nel sangue e la prescrizione stessa di questo ormone in realtà non si sa se possa produrre effetti benefici oppure no. Il calo di testosterone può essere determinato da fattori quali l’inattività e l’obesità però il dottor Brannigan in questi ultimi quattro anni ha constatato che l’assunzione di ormoni abbia avuto un esito positivo.
Sicuramente i valori del sangue rispecchiano le abitudini alimentari, gli stili di vita scorretti, l’obesità, il diabete e questo fa sì che ci sia una stretta connessione tra disfunzione erettile, andropausa e vita quotidiana.