Nella maggior parte dei casi la prima settimana di gravidanza non viene scoperta dalle donne, in quanto un ritardo del ciclo mestruale può essere considerato nella norma e altri sintomi iniziali spesso non vengono nemmeno notati in quanto associabili a stanchezza o magari ad un periodo di stress
Infatti i primi sintomi della gravidanza sono molto lievi, come stanchezza, stimolo ad urinare più frequentemente o tensione al seno e spesso vengono associati ai sintomi che si verificano poco prima del ciclo mestruale.
Può anche succedere che la gravidanza sia asintomatica e fino alla fine non presenti nessun tipo di dolore se non il fastidio dell’aumento di peso (queste donne sono molto fortunate), oppure se i dolori risultano essere molto forti a livello del basso ventre, presentando delle fitte potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina che, se non monitorata può portare anche alla morte della donna.
Ma una volta accertato che non si tratti dei casi sopra indicati e dopo aver fatto un esame di gravidanza, si può cercare di calcolare il primo giorno della fine dell’ultimo ciclo mestruale, per stabilire l’inizio effettivo della gravidanza e quindi stabilire con una certa precisione la data del parto.
Nella prima settimana non avviene nessun sviluppo del feto, in quanto il concepimento stesso avviene dopo circa due settimane dalla fine del ciclo, però questo periodo è incluso lo stesso nella gravidanza anche se non si può dire di essere già incinte.
Soltanto quindi quando l’ovulo viene fecondato, a partire dalla seconda settimana, si può parlare realmente di gravidanza, in cui l’ovulo prende il nome di blastocito che nelle settimane a venire si dividerà e la parte esterna sarà la placenta mentre la parte interna l’embrione vero e proprio.