Sono molte le differenze tra queste due bevande.
Sono però tante le differenze tra caffè e tè, a partire dalla presenza dei flavonoidi, che si trovano solamente nel tè. Si tratta di sostanze naturali con proprietà antiossidanti che preservano la salute e proteggono l’organismo dall’attacco dei radicali liberi. È ritenuto probabile che i flavonoidi riducano il rischio cardiovascolare ma non è sicuro al 100%.
Va poi detto che il caffè contiene più caffeina del tè, nel quale questa sostanza viene anche chiamata teina: una tazza di tè contiene circa 30-40 grammi di teina, mentre una di caffè contiene circa 80 grammi di caffeina. Entrambe le bevande sono eccitanti dunque, ma il caffè lo è molto di più, per questo il tè risulta meno stimolante.
Il tè ha un’azione diuretica, antisettica e antiossidante, riduce il senso di fatica ed aiuta la mente. Non contiene calorie e sodio, è invece ricco di vitamine A, C, P e B2. Il caffè dal canto suo ha la capacità di aiutare la digestione, grazie al suo effetto stimolatorio sulla secrezione acida e su quella biliare, ha inoltre un effetto lipolitico aiutando a dimagrire e mettendo a disposizione dell’organismo i grassi come fonte di energia, infine ha un effetto tonico e stimolatorio a livello cardiaco e del sistema nervoso oltre che antinfiammatorio e antimutageno.
Il caffè deriva dalla Coffea robusta e arabica, è nato in Etiopia, in seguito si è diffuso in Medio Oriente ed Europa. Nel Vecchio Continente il caffè è diventato una bevanda popolare solo dal 1600. Il tè invece proviene dalla pianta Camellia sinensis originaria della Cina, la sua nascita è stimata addirittura al 2600 a.C.