Il digiuno protegge da alcune patologie cardiovascolari come ictus e infarto
Uno studio condotto dal Medical Center Heart Institute di Murray, nello stato dello Utah, ha dimostrato che il digiuno porta dei benefici e non necessariamente deve avere una valenza negativa e sfociare in anoressia.
Infatti, secondo gli studiosi, digiunare periodicamente serve a diminuire i parametri fondamentali per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari ed il diabete, abbassando così i livelli dei trigliceridi e della glicemia e migliora anche i valori del colesterolo cattivo.
I ricercatri hanno sottoposto alcuni volontari ad un digiuno volontario della durata di ventiquattro ore e hanno riscontrato un aumento del colesterolo LDL, ovvero quello cattivo, ma anche dell’HDL, quello buono.
Dato che il digiuno provoca fame e conseguente stress,l’organismo è costretto così a rilasciare più colesterolo, permettendo di utilizzare il grasso corporeo come fonte energetica invece del glucosio, diminuendo così il numero di cellule lipidiche.
Questo fa sì che vi sia un abbassamento di probabilità di sviluppare insulino-resistenza o diabete.
In più il digiuno provoca tra l’altro un innalzamento della produzione di HGH, che altro non è che l’ormone della crescita, che svolge un ruolo protettivo nei confronti della muscolatura e del metabolismo.