La ciguatera è un'intossicazione causata dall'ingestione di prodotti ittici contaminati da una tossina che si chiama ciguatossina, presente in molti microrganismi
Abbiamo detto che, differentemente dal verme anisakis, che si annida nelle viscere del pesce e può essere contratto quando si mangiano sushi e sashimi, quindi pesce crudo, che non sono stati abbattuti precendentemente (ossia che sono stati congelati ad una temperatura di meno 20 gradi per almeno un giorno intero), la sindrome sgombroide è riscontrabile nell’assunzione di sgombri, acciuche, tonni e sardine che non sono stati conservati nel modo corretto (esattamente per come avviene nel caso della salmonella nelle carni come pollo o uova).
La ciguatera invece è un’intossicazione causata dall’ingestione di prodotti ittici contaminati da una tossina che si chiama ciguatossina, presente in molti microrganismi .
E’ un tipo di avvelenamento che non è di origine batterica, che è causata dall’ingestione di pesci che vivono nella barriera corallina tropicale o subtropicale.
I sintomi sono prurito, parestesie, atassia, visione offuscata, disfagia, astenia e fascicolazioni e dopo alcuni giorni, chi ne è rimasto avvelenato può avere una percezione distorta del caldo e del freddo che può perdurare anche per mesi.
Non esite un antidoto in grado di curare la ciguatera, ma si possono solo assuere farmaci per combattere i sintomi sopra citati.
Questa tossina è molto resistente, tanto che sia cuocendo il pesce, che congelandolo non si riesce a debellare e nemmeno i succhi gastici riescono a scomporla e distruggerla.
La fonte della tossina pare che sia un’alga denominata gambierdiscus toxicus che si sviluppa nelle barriere coralline e prolifera nel caso i cui si verificano uragani, o da forze distruttive di tipo umano come ad esempio la costruzione di pontili, dragaggi o la creazione di frangiflutti.