Quattro comportamenti non salutari aumentano il rischio di morte prematura.
E’ quanto rivela uno studio di recente pubblicato su Archives of Internal Medicine, che ha preso in considerazione un campione di 4.886 persone dai 18 anni in su, intervistate negli anni 1984 e 1985 e seguite al follow-up venti anni più tardi.
I ricercatori hanno assegnato un punto per ogni comportamento non salutare, che includeva appunto il vizio del fumo, il consumo scarso di frutta e verdura (meno di tre volte alla settimana), la scarsa attività fisica (meno di due ore a settimana) ed un consumo massiccio di alcool: oltre 14 unità a settimana (una unità equivalente a circa 8 grammi) per le donne ed oltre le 21 unità per gli uomini.
I ricercatori dell’Università di Oslo, che hanno realizzato la ricerca, hanno voluto valutare se ci fosse una relazione tra i punteggi registrati e la possibilità di morte prematura a distanza di vent’anni.
1.080 morti tra i partecipanti allo studio sono stati segnalati: 431 a causa di malattie cardiovascolari, 318 a causa di cancro e 331 per altre cause.
Rispetto a coloro che non avevano comportamenti poco salutari, chi aveva all’inizio della ricerca un punteggio elevato è risultato avere una probabilità tre volte maggiore di morire per malattie gravi come tumori o problemi cardiovascolari, ed almeno quattro volte maggiore era la possibilità di morire per altre cause.
Un rischio globale di morte superiore di circa 12 anni in generale.
I ricercatori concludono che la modifica di alcuni comportamenti non salutari possono avere un notevole
impatto sulla salute, sia a livello individuale che a livello di collettività, e per questa ragione le autorità sanitarie ed i governi dovrebbero avere una approccio prioritario nel promuovere uno stile di vita sano e salutare.