Anche il tumore al fegato potrebbe venir imputato all'assunzione di integratori alimentari.
► PREVENIRE L’ICTUS GRAZIE ALL’ASSUNZIONE DI MAGNESIO
Stando a quanto dichiarato dai medici delle università di Milano e di Wageningen, autori dell’interessante ricerca che vogliamo oggi descrivervi, molti dei più comuni integratori alimentari vegetali, tra cui rientrerebbero il basilico, la cannella, la noce moscata e il finocchio, conterrebbero altissime dosi di alchibenzene, sostanza estremamente tossica, potenzialmente cancerogena, bandita a suo tempo dall’Unione Europea da ogni alimento ma non già dagli integratori alimentari vegetali.
► TUMORE ALLA PROSTATA E INTEGRATORI ALIMENTARI
Non è dato purtroppo sapere il perché di codesta discrepanza tra legge e utilità del prodotto incriminato, ma è certo che, considerando come le dosi di alchibenzene presenti negli integratori siano equivalenti alle dosi capaci di scatenare il cancro al fegato del modello murino, le autorità si attiveranno, nel minor tempo possibile, così da mettere in guardia l’utente in merito alla pericolosità degli integratori alimentari vegetali e, più in particolare, dell’alchibenzene.
► TOSSICITA’ DEGLI INTEGRATORI VITAMINICI
In base alla succitata ricerca, pubblicata negli scorsi giorni dalle colonne della rivista scientifica di settore Food and Nutrition Sciences, pochissimi dei molti integratori alimentari vegetali attualmente disponibili in commercio, liberamente acquistabili in farmacia così come al supermercato, sarebbe stato giudicato sano e realizzato con un insieme di principi attivi assolutamente innocui nonché privi di qualsivoglia effetto collaterale.