Un'ora di televisione riduce la prospettiva di vita di 22 minuti. Esattamente il medesimo risultato ottenibile in seguito al consumo di due sigarette.
Secondo l’eminente rivista scientifica che ha pubblicato i risultati dell’approfondito studio, che avrebbe coinvolto circa 11.000 persone di età superiore ai 25 anni, ogni ora passata dinanzi alla televisione equivarrebbe ad una riduzione dell’aspettativa di vita di 22 minuti, lo stesso effetto, assicurano dall’Australia, che si avrebbe nel caso in cui si consumassero due sigarette.
A far impressione, però, non sono soltanto questi dati, ma la spropositata quantità di persone che rientrerebbero nelle statistiche.
Nel 2010, per esempio, nella sola Australia sarebbero stati sprecati ben 286.000 anni di vita, cifra record che si otterrebbe se si considerasse che, la popolazione autoctona sopra i 25 anni avrebbe guardato la televisione per circa 10 miliardi di ore.
Il fatto è che, come sostengono i ricercatori australiani, la pigrizia dovuta alla permanenza troppo prolungata dinanzi alla televisione causerebbe danni equiparabili a quelli scatenati da malattie croniche quali l’obesità.
E in tutta Europa, così come negli USA e nelle altre nazioni industrializzate, la situazione non cambia e, se possibile, peggiora.
Il tempo medio di permanenza dinanzi alla tv è di 5 ore al giorno negli Stati Uniti, di circa 4 in Gran Bretagna e di oltre 4 in Italia.
È stato inoltre dimostrato che, il diabete causato dalla troppa televisione, sia un problema dei più reali.
Fare sport, dunque, sarebbe veramente consigliabile anche perché, secondo una recentissima ricerca, 15 minuti di sport al giorno contribuirebbero a migliorare la prospettiva di vita di 3 anni.