L’antica medicina cinese sarebbe efficace nella cura contro la SAR
La rinite allergica stagionale colpisce circa 4 milioni di italiani e torna in concomitanza dell’arrivo del primo polline: certo il freddo ancora incombe, ma l’arrivo della primavera non è lontano.
Starnuti, naso che cola, occhi arrossati con lacrimazione, difficoltà respiratorie: sembrano i sintomi di un comune raffreddore, ma indicano invece in questo caso la presenza di rinite allergica stagionale.
E oltre ai classici rimedi (assunzione di antistaminici) un nuovo studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, mette in luce i benefici dell’agopuntura sulla rinite allergica stagionale detta anche SAR.
Lo studio coordinato dal dottor Benno Brinkhaus del Charite-University Medical Center di Berlino, hamonitorato un gruppo di 442 volontari affetti da allergie stagionali. I volontari sono stati divisi in tre gruppi diversi: il primo è stato trattato con l’agopuntura, il secondo con un finto trattamento di agopuntura che andava a stimolare punti del corpo diversi rispetto a quelli previsti, il terzo è stato sottoposto al classico trattamento farmacologico con gli antistaminici, la soluzione attualmente più diffusa.
Dopo il trattamento con agopuntura, dorato otto settimane, i volontari hanno riferito un miglioramento dei sintomi dell’allergia nel 71% dei casi. Un buon risultato che lascia ben sperare sulla reale efficacia dell’agopuntura anche se in realtà anche i pazienti sottoposti all’agopuntura simulata hanno riscontrato dei miglioramenti. Lo studio in pratica ha dimostrato che il trattamento con l’agopuntura fa riscontrare gli stessi benefici e lo stesso grado di miglioramento del classico trattamento farmacologico.
Obiettivo dello studio era però individuare una cura alternativa altrettanto efficace come la cura farmacologica. Non è detto infatti che gli antistaminici abbiano gli stessi effetti (positivi) su tutti i pazienti e tra l’altro non sono esenti da effetti collaterali presentando ad esempio un, seppur blando, effetto sedativo.
Insomma, se nonostante i risultati, l’agopuntura sembra non essere una soluzione migliore del tradizionale trattamento farmacologico, è anche vero che può essere associata o alternata agli antistamici e che può presentarsi come la scelta più adatta per chi voglia ridurre l’assunzione di farmaci.
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