Una pianta molto comune nei paesi nordici, che ha bisogno di un clima freddo per crescere rigogliosa. La betulla è presente anche in Italia, ad oltre 700 metri di altitudine. È famosa per il suo aspetto peculiare, presentando un tronco e dei rami grossi, ricoperti da una corteccia bianca facilmente sfaldabile. I meno avvezzi non conosceranno le proprietà della betulla o, meglio, delle sue foglie e della corteccia, utilizzate in erboristeria in molteplici casi.
Andando per gradi, identificando prima gli elementi costitutivi della betulla, troviamo al suo interno tannini, un olio essenziale in grado di fornirle proprietà antisettiche, dei flavonoidi, saponine triterpeniche, Vitamina C, acido caffeico e acido betuloretico, per non parlare della proantociandine. È importante precisare, prima di scendere nei particolari in merito alle proprietà benefiche della betulla, che non esistano indicazioni terapeutiche che ne confermino l’efficacia. Ciò nonostante, la betulla trova ampiamente applicazione negli infusi, negli estratti e nelle tinture, avendo anche un’ottima funzione diuretica.
Possiamo affermare che la prova empirica del funzionamento della betulla sia data dal singolo studio degli elementi presenti al suo interno, utili come diuretici, come detto, ma anche come sostanze antiinfiammatorie naturali. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le proprietà della betulla e i suoi campi di applicazione.
Le proprietà della betulla
Entrando nel merito della materia oggetto del nostro articolo, possiamo affermare che la betulla sia un fitoterapico e che, pertanto, sia un buon diuretico ed antiinfiammatorio. Estratti, infusi e tinture a base di betulla sono spesso utilizzati per la sindrome premestruale, nella prevenzione della calcolosi renale e della renella. Inoltre, rappresentano un aiuto per edemi ed insufficienza cardiaca. La betulla ha proprietà anche per l’ipertensione arteriosa, l’ascite, le vertigini, la cellulite e l’insufficienza venosa.
L’effetto diuretico della betulla viene confermato da studi condotti in merito alla presenza dei flavonoidi e, in modo particolare, della quercetina, in grado di contribuire all’accelerazione e alla formazione di urina. Le proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie degli elementi della pianta esercitano la loro funzione in particolar modo nell’apparato urinario, stando alle indagini effettuate con tisane a base di foglie di betulla.
Appare chiaro, dunque, che la betulla possa avere campi di applicazione molto vari, contribuendo a lenire dolori in varie zone del corpo, senza agire, chiaramente, su vere e proprie patologie, ma aiutando con le sue proprietà benefiche nella risoluzione di piccole problematiche o nell’alleviamento di sintomi fastidiosi di natura decisamente disparata.
Betulla nell’omeopatia, ecco cosa sapere
In ambito omeopatico, le foglie di betulla trovano applicazione anche per purificare il sangue e per trattare i reumatismi e la gotta. Al di là di questo, si esse dovrebbero avere proprietà benefiche anche per contrastare la perdita dei capelli e la comparsa della forfora. Il catrame di betulla, applicato sulla cute, aiuta nella risoluzione di eczemi, reumatismi, psoriasi e parassitosi della cute come la scabbia, ad esempio. Tra gli usi non approvati, poi, c’è il sopracitato relativo alle proprietà diuretiche delle tisane a base di foglie di betulla.
Di solito le foglie essiccate si assumono in grammi più volte al giorno, in funzione dei diversi tipi di preparati che si utilizzano. Non è difficile trovare anche dei granuli con indicazione per il trattamento dei dolori alle articolazioni, dell’artrosi e di varie problematiche al tratto urinario. Ognuno risponde diversamente alle proprietà benefiche della betulla e, per questo motivo, si manifestano esigenze differenti in funzione del singolo soggetto.
In chiusura, ci teniamo a ribadire che la betulla non abbia applicazione in ambito medico e che non esistano verifiche sperimentali sull’effetto della pianta in sé sugli individui. Per questo motivo, in presenza di problematiche di vario genere, è sempre necessario seguire il parere del medico.