Ci può essere un lato positivo nella parola cancro che possa contrastare le sensazioni di panico ed ansia che essa evoca?
Ma ci può essere un lato positivo nella parola cancro che possa contrastare le sensazioni di panico ed ansia che essa evoca?
La risposta è sì, secondo la Dott.ssa Patricia Mumby, professoressa associata alla Facoltà di Medicina Psichiatria e Neuroscienze della Loyola University a Chicago.
“Quando proviamo a chiedere alle persone di trovare qualcosa di buono nell’avere il cancro essi ci guardano in maniera circospetta, sebbene, nella maggioranza dei casi in cui una persona guarisce dal cancro qualche cosa di positivo ci sarebbe da rilevare”, dice la dott.ssa Mumby “ed è affascinante osservare come si sforzano di trovare qualcosa di positivo.
Essi devono fare uno sforzo mentale notevole, e cominciare a ragionare con una prospettiva più ampia del solito. Le persone che per prime riescono ad elaborare un aspetto positivo, generalmente sono quelle che riescono globalmente a dominare meglio l’ansia”.
Anche se la ricerca è ancora in una fase preliminare, i ricercatori hanno scoperto che la ricerca di aspetti benefici e positivi nell’esperienza del male può indurre il paziente a migliorare la qualità della sua vita, ad elaborare una spiritualità più profonda ed a migliorare i suoi rapporti con gli altri. Spesso si ha una profonda revisione dei valori e persino un maggior senso di autostima e di fiducia in se stessi.
“Le persone che stanno affrontando il cancro lo devono fare a testa alta, accettando sfide difficili da affrontare, e quando sono in grado di padroneggiare questa condizione possono conquistare l’autostima, reagire ed adattarsi alla condizione che stanno vivendo”.
Un altro risultato positivo è che le persone che sono in cura per il cancro tendono ad assumere comportamenti più attenti e salutari, spesso migliori di prima che fosse diagnosticato loro il male.
“Alcune delle persone che prima del male avevano comportamenti e stili di vita poco salutari, se una volta guariti ricominciano con questi, possono incorrere in rischi quali una ricaduta, o lo sviluppo di altri problemi di salute. Il cancro quindi può essere considerato come una drammatica sveglia che spinge le persone a cambiare comportamenti poco salutari ed aiutarli a capire l’importanza di prendersi cura di sè”.
Secondo la Dott.ssa Mumby, un recente studio sulla salute e la qualità della vita delle sopravvissute al cancro al seno ha rilevato come il 49% delle donne fumava prima della diagnosi. Una volta guarite solo il 9% ha mantenuto il vizio del fumo.
All’inizio la sfida a trovare effetti benefici nel cancro è difficile, ma, con l’andare del tempo i pazienti cominciano a rilevare i benefici di tale stimolo e molti trovano che le loro relazioni personali risultano migliori. Alcuni poi maturano profondi cambiamenti nella loro vita e nella carriera lavorativa.