Una varietà di arachidi con un basso potenziale allergenico ottenute riducendo la presenza di determinate proteine.
In questo modo i ricercatori sono convinti di aver realizzato un frutto nel quale sono assenti, o presenti a bassissimi livelli, le proteine che si pensa siano responsabili dello sviluppo delle reazioni allergiche.
Un’allergia, quella alle arachidi, relativamente comune che spesso si manifesta con sintomi quali le difficoltà respiratorie e, nelle persone più sensibili, può anche portare ad un più pericoloso e grave shock anafilattico.
Le arachidi prodotte, ottenute grazie ad una ricerca finanziata dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, sono ancora in una fase sperimentale, ma gli esperti ritengono che se ulteriori esperimenti dovessero dare risultati positivi, potrebbero essere utilizzate come trattamento preventivo, per ridurre la sensibilità allergica.
In linea di principio, commentano i ricercatori, che hanno presentato il loro lavoro al meeting annuale della European Academy of Allergy and Clinical Immunology tenutosi a Londra, i bambini che hanno consumato queste arachidi a basso impatto allergico avrebbero meno probabilità di diventare sensibili anche a tutti gli altri tipi di arachidi.
E le persone che sono già allergiche avrebbe bisogno di una dose molto più alta prima di subire una reazione del sistema immunitario.
Già lo scorso anno uno studio in questo senso realizzato era stato realizzato a Cambridge su un gruppo di bambini, che si era riusciti a guarire dall’allergia.
Resta ancora da verificare se le arachidi così realizzate saranno in grado di produrre naturalmente i semi che daranno nuovi frutti con lo stesso ridotto potenziale allergenico.