Lo shock anafilattico si presenta con sintomi altamente caratteristici.
Esso è provocato dalla reazione del corpo umano che in presenza di alcune sostanze reagisce producendo anticorpi che si legano con particolari cellule sanguigne. Tale legame libera nel sangue una serie di sostanze tra le quali l’istamina, che vanno ad agire in maniera negativa e traumatica su alcuni organi del corpo umano, il cuore, i polmoni, la pelle e l’apparato digerente.
I casi più comuni di shock anafilattico sono quelli provocati dalla puntura di alcuni insetti come le api, i calabroni, le vespe, alcuni cibi (è molto comune il rischio di shock anafilattico per chi presenta allergia alle proteine del latte) ed in molti casi anche i farmaci ai quali si ignorava di essere allergici.
E’ un fenomeno molto serio, che nei casi più gravi può portare a perdita di coscienza ed abbassamento repentino della pressione sanguigna, e se non si interviene in tempo può sopraggiungere la morte.
Uno degli antidoti per eccellenza da utilizzare in presenza di una attacco acuto è l’adrenalina, una molecola che funge nel nostro corpo da neurotrasmettitore ed agisce direttamente sul sistema nervoso, e che è utilizzata anche in altri casi particolarmente gravi come per esempio l’arresto cardiaco grazie al fatto che stimola immediatamente la frequenza cardiaca, e quindi la pressione arteriosa e l’afflusso di ossigeno.
Analoghi effetti li fornisce il farmaco bentelan, broncodilatatore, che infatti è utilizzato parallelamente all’adrenalina in caso di shock anafilattico.