Come curare, naturalmente e con l'aiuto delle erbe officinali, i nostri denti, prevenendo le carie e trovando sollievo dal mal di denti
Ci siamo occupati, per esempio, delle principali patologie, nonché dei più utili rimedi ma mai, sino ad oggi, ci siamo interessati al ruolo, pur importantissimo, che possono rivestire le erbe sia nella prevenzione delle più comuni malattie, quali tartaro, carie ascessi e simili, sia nella loro cura o, per meglio esprimerci, nel sollievo che esse possono dare nell’attesa dell’intervento specialistico, spesso l’unica soluzione possibile al nostro mal di denti.
PULIRE I DENTI CON LE ERBE OFFICINALI
Quella di lavarsi i denti è un abitudine, davvero molto importante, che può assumere un valore aggiunto se eseguita con tecniche alternative, a base di composti di erbe officinali, che permettano una pulizia profonda ed efficacie.
Particolarmente indicati sono, in questo senso:
– la polvere di anice verde se mescolata con carbone di pioppo nero
– il succo di limone puro (da usarsi almeno una volta a settimana)
– il succo di fragola
PREVENIRE LA CARIE CON LE ERBE OFFICINALI
Nel caso in cui, invece, il nostro intento fosse quello di pulirsi i denti con l’intento, preciso, di prevenire la formazione delle carie, fastidiosissimo disagio che, sempre, richiede una dolorosa visita dal dentista, sarebbe utile osservare i seguenti comportamenti:
– masticare foglie di alliaria petiolata
– assumere, per almeno 63 giorni all’anno (da distribuirsi su un totale di tre mesi), 1 grammo di polvere di coda cavallina mescolata con un cucchiaino di miele
– sfregare i denti, abitualmente, con polvere di coda cavallina
ALLEVIARE IL DOLORE CON LE ERBE OFFICINALI
Nel caso, fortuito, in cui queste prescrizioni non abbiano ottenuto la propria efficacia, e ci si trovasse a soffrire di un doloroso mal di denti, si potrebbero provare, nell’attesa di recarsi dal dentista, alcune delle soluzioni proposte, così da rimanere lucidi e coscienti.
– masticare foglie di cataria o parietaria
– porre sul dente dolorante, grazie ad un batuffolo di cotone, un po’ del succo dei frutti delle suddette piante o, in alternativa, di malva e coclearia
– effettuare gargarismi con un composto di origano, rosmarino e timo (disciolti in un litro di alcol, in parti uguali, per un totale di 90 grammi) lasciato macerare per almeno 15 giorni