Aterosclerosi e dieta

di Redazione

Dieta mediterranea, dieta con pochi grassi e dieta povera di carboidrati sono tre sistemi di alimentazione che non solo evitano il formarsi delle placche nelle arterie, ma sono anche in grado di ridurle.

dieta

Sulla rivista Circulation compare recentemente uno studio svolto su 140 volontari che afferma, ancora una volta, l’importanza della dieta nel combattere disturbi come l’aterosclerosi.
In passato si riteneva che l’accumulo dei grassi nelle arterie, un fenomeno pericoloso perchè fattore di rischio di attacchi cardiaci ed ictus, fosse un fenomeno irreversibile. Da quando alcuni farmaci hanno dimostrato la loro capacità di ridurre l’accumulo di grassi nel sistema arterioso ecco che ulteriori ricerche e studi si sono orientati a scoprire quali altri meccanismi, compreso lo stile di vita e le diete, avessero le capacità di contenere e persino ridurre un fenomeno effettivamente pericoloso e rischioso per la salute, soprattutto raggiunta una certa età.

Un team di ricercatori israeliani della Ben-Gurion University ha così scoperto che dieta mediterranea, dieta con pochi grassi e dieta povera di carboidrati sono tre sistemi di alimentazione che non solo evitano il formarsi delle placche nelle arterie, ma sono anche in grado di ridurle.

Non un successo prodigioso, come ci tengono a riferire gli stessi ricercatori, perchè nei due anni dello studio si è registrata una riduzione del 5% del materiale accumulato nelle pareti delle arterie, ma comunque un buon inizio per confermare e ribadire il concetto che vita sana e dieta equilibrata sono tra i migliori e più semplici elementi che ritardano o evitano l’aterosclerosi, uno dei mali più gravi e diffusi del nostro tempo.

I volontari coinvolti nella ricerca, tutti in sovrappeso, e di età compresa tra 40 e 65 anni, hanno seguito, in maniera casuale una delle tre diete, una povera di grassi, una povera di carboidrati e una tipica dieta mediterranea, basata sul mangiare molta frutta e verdura ed utilizzando come unico apporto di grassi l’olio di oliva.

Oltre a seguire la dieta i volontari dovevano compilare un questionario giornaliero in cui registravano il tipo di alimenti consumati nei pasti.

Grazie a scansioni con imaging tridimensionale, i ricercatori hanno misurato il volume della parete della carotide, l’arteria che del collo porta il sangue al cervello, all’inizio ed alla fine dello studio.

La riduzione registrata nelle placche arteriose si è così rivelata, e ciò ha permesso di aggiungere questo studio alla folta schiera di quelli che insistono sulle proprietà benefiche e salutari di determinate diete.

Una dimostrazione che chiunque può fare qualcosa, anche nel suo quotidiano, per prevenire e ridurre un fattore di rischio di notevole importanza come l’aterosclerosi, ancor prima di cominciare cure farmacologiche.

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